"Non è che ogni volta si fa un
mercato su mele e pere": con una battuta il presidente della
Provincia di Bolzano, Arno Kompatscher, sgancia l'accordo col
governo sulle modifiche allo statuto di autonomia del Trentino
Alto Adige dall'eventuale voto dei parlamentari Svp per
l'elezione di Francesco Saverio Marini alla Corte
costituzionale. "Sul ripristino delle competenze autonomistiche
- aggiunge Kompatscher - c'è già un chiaro impegno del governo
e, perciò, consideriamo questa una cosa già concordata".
Peraltro, sottolinea il presidente altoatesino che, domani,
insieme al collega trentino, Maurizio Fugatti, incontrerà la
presidente del consiglio, Giorgia Meloni, "per quanto riguarda
il voto di oggi sembrerebbe che il centro destra abbia dato
indicazione di votare scheda bianca e, quindi, staremo a vedere
cosa succederà". L'obiettivo dell'incontro di domani, chiarisce
Kompatscher, è "capire quale sarà la tempistica", in particolare
quando ci sarà una risposta sulle proposte fatte dalla Provincia
che vanno oltre il ripristino delle competenze e quando il tutto
arriverà al consiglio dei ministri.
"Abbiamo scritto nel programma di governo provinciale che
coglieremo l'occasione per fare ulteriori proposte, che vanno
oltre il ripristino e su questo la presidente Meloni si è
riservata di valutare - spiega il presidente altoatesino -
Perciò non sarebbe una violazione degli accordi o un
inadempimento se sulla parte aggiuntiva non ci fosse un totale
accordo. Invece il ripristino è una cosa su cui contiamo".
"Naturalmente le valutazioni su cosa sia ripristino e su cosa
sia già ampliamento possono essere discordanti - conclude
Kompatscher - ma bisogna considerare che non si può tornare
giuridicamente alla situazione identica di allora, perché, nel
frattempo, è cambiato il mondo. Si deve arrivare ad una
situazione analoga per quanto riguarda gli standard".
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