La situazione sulla mobilità in
Italia è "a macchia di leopardo: ogni città decide per sé e non
c'è una modalità omogenea di affrontare il problema. Gli
investimenti da fare sono su rotaia e, dove geograficamente
impossibile, su gomma (come autobus), ma bisogna anzitutto
limitare l'arrivo di automobili private, la maggior parte delle
quali con una sola persona a bordo, che uccidono le nostre
città". Lo ha detto, a margine dell'incontro dedicato alla
mobilità della "Dolomite Conference" di Trento, la presidente
dell'Azienda di trasporti milanesi (Atm), Gioia Ghezzi.
"Milano ha fatto tantissimo in termini di trasporto pubblico
locale negli ultimi anni: l'azienda Atm funziona molto bene e in
città ci si muove bene con i trasporti pubblici. Il problema è
rappresentato dai due milioni di persone che entrano in città.
In questo caso, c'è un fallimento di sistema sul trasporto
pubblico in ingresso perché ci sono ancora troppe macchine che
arrivano e non ci sono alti livelli di disincentivi", ha
aggiunto.
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