Il 70% dell'interscambio
commerciale nel Nord Est è realizzato da imprese residenti che
hanno proprie filiali oltreconfine, oppure sono partecipate da
gruppi multinazionali esteri. Tra il 2019 e il 2023 le
esportazioni del Friuli-Venezia Giulia sono aumentate in valore
del 23%, quelle del Veneto il 26%, nel Trentino il 33%. È quanto
emerso - informa una nota - dal "Roadshow per
l'internazionalizzazione del Sistema Nord Est", un incontro
organizzato dalla Provincia autonoma di Trento che ha visto la
partecipazione di un centinaio tra imprenditori, professionisti,
ricercatori e rappresentanti delle associazioni di categoria.
L'iniziativa si inserisce nell'ambito del progetto "Sistema Nord
Est", nato per realizzare progetti comuni di sviluppo
sostenibile e di miglioramento della cultura d'impresa nel
Triveneto.
"Questo è il primo appuntamento pubblico nell'ambito del
'Sistema Nord Est' per l'internazionalizzazione che ospitiamo in
Trentino. Il progetto ci vede impegnati, assieme ai territori
vicini del Friuli-Venezia Giulia e del Veneto, per dare supporto
concreto alle imprese che intendono intraprendere un processo di
crescita sui mercati esteri. La sinergia tra i nostri territori
e le agenzie di sviluppo ci permetterà di conseguire delle
economie di scala per offrire alle nostre aziende nuove
opportunità di collaborazione e innovazione che le aiutino ad
approcciarsi con maggior efficacia ai mercati esteri", ha
commentato l'assessore provinciale allo sviluppo economico,
Achille Spinelli.
Per quanto riguarda solo il Trentino, a fine 2022 sono state
censite 127 imprese presenti all'estero con proprie filiali o
joint-venture. Le partecipate estere sono 369, con oltre 11.400
dipendenti. Le iniziative si concentrano nei paesi europei,
mentre debole è la presenza trentina in Nord America e in Asia.
Dall'altro lato, sono 168 le imprese controllate o partecipate
da gruppi esteri, con circa 7.400 dipendenti.
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