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Calano i pubblici esercizi in Trentino, perse 200 unità dal 2012

Calano i pubblici esercizi in Trentino, perse 200 unità dal 2012

Roman: "Crisi senza precedenti nella ricerca di personale"

TRENTO, 23 ottobre 2024, 18:00

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Le imprese di bar e i pubblici esercizi in provincia di Trento sono calati di circa duecento unità dal 2012, attestandosi a 1.214 realtà. Il 43% del totale è gestito da imprenditrici, mentre il 14% da under35. Lo ha reso noto - si apprende - la presidente dell'Associazione pubblici esercizi del Trentino, Fabia Roman, in occasione dell'assemblea annuale.
    "Negli ultimi anni il nostro settore ha affrontato una crisi senza precedenti nella ricerca di personale qualificato. I giovani che entrano oggi nel mercato del lavoro cercano molto più di un semplice stipendio: richiedono flessibilità, opportunità di crescita e un ambiente che favorisca il benessere. Rispetto al passato, non sono più disposti a sacrificare la qualità della vita per un impiego", ha detto Roman.
    A quanto emerso, nel 2023 in Trentino le nuove assunzioni sono state 55.823, delle quali il 60% avvenute nel comparto alberghiero e il 40% nei pubblici esercizi. Il mercato del lavoro mostra una forte componente femminile, con picchi che raggiungono il 58% di nuove assunzioni nel comparto alberghiero.
    Al contempo, le nuove assunzioni di lavoratori stranieri rappresentano una quota significativa della forza lavoro (34% nel settore alberghiero e 25% nella ristorazione).
    Per creare migliori condizioni lavorative, a quanto riferito dalla presidente, l'associazione "ha lavorato per introdurre nuove tutele contrattuali che migliorino le condizioni di lavoro, offrendo non solo salari equi ma anche opportunità di formazione continua e altri benefici, compatibilmente con l'erosione dei margini che la situazione economica provoca per le nostre imprese". Inoltre, si prevede un patto per il lavoro che coinvolga imprese, scuole ed enti pubblici.
    All'assemblea è intervenuto anche l'assessore al turismo, Roberto Failoni, che ha rilevato l'importanza della formazione e ha ribadito l'intenzione dell'esecutivo provinciale di trovare una risposta alla crisi abitativa attraverso il recupero degli immobili sfitti e la realizzazione di foresterie per i lavoratori del comparto.
   

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