Il comandante provinciale dei
Carabinieri in Alto Adige, col. Raffaele Rivola, dopo tre anni
lascia Bolzano per Roma, dove assumerà l'incarico di capo
ufficio della cooperazione internazionale del Comando generale
dell'Arma. L'esperto di geopolitica, che vanta una lunga
esperienza professionale a livello internazionale, incontrando i
cronisti, ha confessato sentimenti contrastanti: la nuova sfida
professionale da un lato e l'attaccamento al territorio che
lascia dall'altro.
Rivola ha evidenziato l'alto senso civico degli altoatesini
e la stretta collaborazione con il mondo del volontariato, dalla
Croce bianca e rossa ai Vigili del fuoco volontari. Ha anche
sottolineato la minore permeabilità della criminalità
organizzata in Alto Adige a causa delle strutture familiari
delle aziende. Il colonello ha ricordato il costante impegno
dell'Arma sul territorio anche per contrastare la devianza
minorile, un tema molto sentito dalla cittadinanza. Infine, ha
citato la strage di San Candido lo scorso agosto, quando un uomo
uccise suo padre e una vicina di casa, come il momento più
complesso del suo comando in Alto Adige. "San Candido era piena
di turisti e in pochi istanti ho dovuto prendere decisioni
delicate come l'intervento delle forze speciali", ha detto
Rivola.
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