La 4/a Commissione del Consiglio
provinciale si è recata in sopralluogo alla Residenza Fersina,
che accoglie 274 persone su una capienza massima di 290 con un
età media tra i 18 e i 34 anni e per la maggior parte
provenienti da Marocco e da Pakistan.
La proposta di visitare la Residenza - si legge in una nota
- è stata fatta dal consigliere del Partito democratico del
Trentino Paolo Zanella.Hanno preso parte alla visita i
consiglieri Maria Bosin del Patt, Paolo Zanella, Andrea de
Bertolini, Francesca Parolari e Mariachiara Franzoia del Pd,
tutti i consiglieri di Campobase Chiara Maule, Guglielmo
Valduga, Michele Malfer e Roberto Stanchina, Daniele Biada di
Fratelli d'Italia, Eleonora Angeli della Lista Fugatti e Paola
Demagri di Casa Autonomia
Gli operatori attivi alla Residenza Fersina sono 20
distribuiti su tre turni, con una frequenza di sei, sette
operatori nelle ore diurne e una copertura ventiquattro ore su
ventiquattro tutti i giorni dell'anno, ha spiegato il
coordinatore Nicola Serra. Tra questi ci sono due mediatori
culturali, un operatore legale, un assistente sociale e tre
psicologi.
La maggior parte delle persone accolte cerca un'opportunità
di inserimento che passa in primo luogo attraverso
l'apprendimento della lingua italiana e la ricerca di un lavoro.
Alcune - ha riferito Serra - sono persone con disabilità
importanti oppure con disturbi psichiatrici, a volte dipendenti
da alcol e stupefacenti o da entrambi.
Il tempo medio di permanenza degli ospiti è di dodici mesi,
una media che si abbassa soprattutto per gli abbandoni in fase
iniziale. Sebbene gli ospiti siano liberi di andare e venire,
nella Residenza c'è l'obbligo di firma con verifica in caso di
assenze, soprattutto se prolungate.
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