"Le accuse rivolte al mio cliente
sono totalmente infondate, e l'aggravante mafiosa appartiene a
una fervida immaginazione". È quanto dichiara l'avvocato
bolzanino Beniamino Migliucci dopo l'interrogatorio di garanzia
dell'architetto Fabio Rossa al tribunale di Trento, dove si è
presentato accompagnato dall'altro legale che lo difende,
l'avvocato Luca Migliucci, in merito alla maxi inchiesta della
Procura.
Davanti al gip, Rossa si è avvalso della facoltà di non
rispondere, dichiarando comunque la sua disponibilità a fornire
chiarimenti, dopo che avrà letto gli atti. E proprio su questo
punto, i suoi avvocati hanno chiesto di dichiarare la nullità
dell'interrogatorio in quanto, spiegano, visti i tempi stretti,
"non c'è stata ancora la possibilità di confrontarsi sugli atti
d'indagine depositati". Nel frattempo, hanno presentato istanza
al tribunale del riesame, chiedendo la revoca della misura
cautelare (da martedì, Rossa è agli arresti domiciliari).
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