Si chiamano "gialloni" per via
della loro distintiva maglia gialla. Sono i giovani
dell'Associazione l'Orizzonte di Bolzano, del Centro Giovanile
Pierino Valer di Bolzano, ragazze e ragazzi del "Punto
d'incontro per giovani Cilla" di Merano e del Centro Don Bosco
di Laives, oltre agli animatori dell'Associazione Juvenes. Una
parte importante del mondo giovanile che ha mostrato alla
cittadinanza le numerose iniziative che svolgono durante l'anno,
nel corso di un evento tenutosi sabato
nella centralissima Piazza Walther a Bolzano.
All'appuntamento ha partecipato anche il vicepresidente e
assessore alla Cultura in lingua italiana, Marco Galateo. "È
grazie al contributo generoso di questi giovani che fanno
volontariato tutti i giorni che possiamo coltivare una comunità
viva, inclusiva e capace di offrire opportunità uniche di
crescita, creando legami e progetti che arricchiscono non solo i
singoli partecipanti, ma l'intera collettività. Sono i giovani
che, con il loro impegno, rendono il nostro territorio un posto
migliore, un luogo dove il talento e la passione dei giovani
trovano spazio per esprimersi", ha sottolineato Galateo.
Il primo "Yellow day" ha mostrato alla cittadinanza intera
l'esperienza e le tappe del percorso educativo-formativo dei
"gialloni" e degli animatori. Durante l'affollato evento si è
tenuto anche un laboratorio di fotografia e comunicazione visiva
partecipato, curato dal collettivo PianoB - Social Design. "Le
politiche giovanili che sosteniamo come Provincia puntano
proprio su questo: dare ai giovani gli strumenti per diventare
cittadini attivi, consapevoli e coinvolti. Progetti come questo
sono la dimostrazione che il nostro impegno va nella giusta
direzione. I "gialloni" sono come i fratelli e sorelle maggiori
che ad un certo punto si prendono cura dei fratelli minori", ha
evidenziato il vicepresidente Marco Galateo.
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