La storia dell'Umbria nell'arte
contemporanea di Ilana Efrati. La mostra "Cicli vitali" promuove
un dialogo tra varie forme artistiche: musica, architettura e
pittura. La Domus Pauperum di Perugia - dove l'esposizione sarà
visibile fino al 19 maggio - si è animata grazie a questo
confronto, con l'intervento della storica dell'arte Maria Rita
Silvestrelli e il musicista Goffredo Degli Esposti.
"Perché sei polvere e in polvere ritornerai" sono i versi
della Genesi che Ilana Efrati ha voluto come parole per
introdurre la sua mostra e ha scritto in apertura del catalogo.
Un invito - spiega, in una sua nota - a parlare di armonia nella
comune terra dell'arte per allargare gli orizzonti del
linguaggio artistico.
"Il percorso delle opere - spiega ancora l'artista - inizia
da settembre, il tessuto ha il colore del vino. Nell'ebraismo
settembre è il primo mese dell'anno perché si sviluppa il seme
da dove tutto ha inizio. E poi gli altri mesi. Possiamo vedere
impressi nei colori e nelle forme il freddo dell'inverno, poi la
doppia corona in maggio. È un modo per vedere la bellezza della
natura. Gli uomini rompono il ciclo della bellezza. La plastica
è un materiale che distrugge il mondo. Per un'artista la materia
è molto importante. Nel medioevo hanno tinto la lana, i tessuti
con materiali molto diversi da nostri, ho fatto delle ricerche
ma ci sono poche informazioni. Ho cercato di colmare queste
lacuna con l'immaginazione: ho usato i colori, la vegetazione
del posto. Anche noi possiamo lasciare a chi verrà dopo di noi
un patrimonio artistico e di conoscenze".
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