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Nell'area di Assisi economia vivace ma alcuni nodi da sciogliere

Nell'area di Assisi economia vivace ma alcuni nodi da sciogliere

Terza tappa dell'iniziativa 'La Camera incontra i territori'

PERUGIA, 29 maggio 2024, 13:19

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

Un'economia più vivace della media regionale, con un'ottima spinta all'imprenditorialità, una struttura demografica favorevole, con un migliore andamento in valori assoluti del trend demografico rispetto alla media dell'Umbria e una maggiore presenza di persone nelle fasce di età cruciali per il lavoro, una migliore posizione nel ricambio generazionale sia delle imprese che della forza lavoro, un maggior dinamismo delle persone, una maggiore vitalità del tessuto produttivo. Ma non mancano gli elementi di criticità: sono alcuni degli elementi del report sull'economia dell'Assisano (Assisi, Bastia Umbra, Cannara, Bettona), presentato dall'Ente camerale dell'Umbria nella terza tappa - le precedenti sono state a Città di Castello e Orvieto - svolta ad Assisi nell'ambito dell'iniziativa "La Camera incontra i territori".
    Tra i fattori meno positivi - riferisce una nota della Camera di commercio - una minore presenza - sempre rispetto al dato umbro, che a sua volta è inferiore a quello nazionale - del manifatturiero high tech e terziario avanzato, una peggiore posizione sulla sostenibilità, come peggiori sono l'accessibilità e i tempi di percorrenza per accedere a stazioni, autostrade e altre strutture relative alla mobilità. E poi anche un'eccessiva polverizzazione della struttura imprenditoriale, che determina livelli di redditi Irpef leggermente più bassi della media regionale e decisamente minori di quella nazional (21mila 377 euro per contribuente, contro 21mila 658 euro dell'Umbria e i 23mila 635 euro dell'Italia).
    Tra i temi emersi dal confronto tra istituzioni e giunta camerale, il rilancio di Umbriafiere e la maggiore sinergia tra i Comuni dell'area.
    Dal report dell'Ente camerale emerge una maggiore forza lavoro (53,1% della popolazione contro 51,2% dell'Umbria e 50,5% dell'Italia) e un minor tasso di disoccupazione (7,1%, contro 8% dell'Umbria), oltre a una maggiore opportunità di occupazione - rispetto alla media umbra - offerta dall'Assisano nella manifattura e nelle costruzioni, mentre l'opportunità è minore nei servizi.
    Tra le società di capitale dell'Assisano, 199 (il 20,3 %) sono sanissime e 145 a rischio, con una situazione peggiore sia rispetto alla media umbra e che a quella nazionale.
    Trainata da Assisi, l'industria turistica del territorio supera gli indici regionali e quello nazionale.
    Le imprese di capitali dell'Assisiate nel 2022 hanno superato i livelli pre-Covid del 2019 sia per quanto riguarda il valore della produzione per impresa, sia il valore aggiunto per impresa, che tuttavia restano sotto la media regionale.
    Nel manifatturiero il territorio supera la media umbra, evidenziando una produzione per impresa di capitali di 8,18 milioni di euro contro 6,84 e una produttività del lavoro molto più elevata (63.075 euro/anno per addetto nell'Assisiate, 47.121 euro in Umbria).
    Il commercio, invece, mostra fatturato e valore aggiunto per impresa di capitali nettamente inferiori alla media regionale, ma una produttività del lavoro superiore di circa il 5%.
    Bene il trend dei servizi di alloggio e ristorazione, trainati dal turismo, anche se sia il fatturato, sia il valore aggiunto per impresa sono solo un terzo (il valore della produzione) e poco più della metà (il valore aggiunto) della media provinciale di Perugia. Vanno le costruzioni, che con 530.420 euro per impresa nell'Assisiate superano la media regionale e, mostrando un numero minore di addetti per azienda (5,8 addetti contro i 6,6 dell'Umbria), evidenziano una produttività del lavoro (78.366 euro per addetto) molto più alta del dato umbro (44.638 euro per addetto).
    Emerge che i contributi camerali all'Assisano rappresentano il 13,9% dei contributi erogati in Umbria, più del peso (7,3%) delle imprese attive dell'Assisiate sul totale delle imprese attive della regione (7,7% la percentuale del territorio se si guarda agli addetti delle imprese attive).
    Per il presidente Mencaroni, "gli incontri con il territorio che la Camera di commercio ha organizzato stanno avendo un forte successo. Mi piace evidenziare - ha affermato - che da questo confronto con istituzioni e associazioni di categoria arrivano proposte concrete e volontà molto propositiva di fare sistema.
    Per quanto riguarda il report, emergono aspetti molto originali e promettenti di questo territorio, che potrà dispiegare a pieno le ali delle proprie potenzialità di crescita se alcuni nodi saranno sciolti. La Camera di commercio su questo impegno c'è, lo dimostrano i fatti".
   

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