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A Perugia si accende la campagna elettorale per il ballottaggio

A Perugia si accende la campagna elettorale per il ballottaggio

Botta e risposta tra la coalizione di Scoccia e Ferdinandi

13 giugno 2024, 18:10

Redazione ANSA

ANSACheck
Comunali Perugia: Margherita Scoccia vs Vittoria Ferdinandi - RIPRODUZIONE RISERVATA

Comunali Perugia: Margherita Scoccia vs Vittoria Ferdinandi - RIPRODUZIONE RISERVATA

A pochi giorni dal voto che a Perugia ha decretato il ballottaggio tra Vittoria Ferdinandi e Margherita Scoccia per decidere chi sarà la nuova sindaca, sale di tono il confronto, con un botta e risposta tra i due schieramenti. Per la coalizione di centrodestra che sostiene Scoccia "attraverso questo voto i cittadini hanno una straordinaria responsabilità': andare avanti in maniera affidabile verso il progresso oppure far ripiombare la città in un passato caratterizzato dall'ideologia estremista, superata da secoli". Replica Ferdinandi: "dopo tre mesi la destra continua a promuovere una campagna elettorale fatta di strumentalizzazioni e delegittimazioni dell'avversario, provando a schiacciarci su posizioni estremiste che sono solo frutto di fantasia strumentali".

Coalizione Scoccia, elezioni sono spartiacque per Perugia

'Scelta andare verso progresso o ideologia estremista'

Le elezioni del 23 e 24 giugno "rappresentano uno spartiacque per la città di Perugia. Un possibile punto di non ritorno. Attraverso questo voto i cittadini hanno una straordinaria responsabilità: andare avanti in maniera affidabile verso il progresso oppure far ripiombare la città in un passato caratterizzato dall'ideologia estremista, superata da secoli". E' quanto afferma la coalizione di centrodestra e civici che sostiene la candidata sindaca Margherita Scoccia. "Da una parte c'è chi parla di anime, sogni e di presunti diritti alla felicità - sostiene la coalizione in una nota -, dall'altra invece c'è una comunità che con Margherita Scoccia ha duramente lavorato per far arrivare a Perugia progetti milionari e investimenti che hanno restituito ricchezza e fiducia. Il voto dei perugini del 23 e 24 giugno cambierà profondamente il destino della nostra città e della nostra comunità. I perugini possono scegliere. L'estremismo contro la responsabilità. I sogni e le favole contro i progetti reali. L'ideologia contro la concretezza. Il passato contro lo sviluppo. In queste elezioni i cittadini di Perugia hanno una grandissima responsabilità: avranno l'opportunità di scegliere se andare avanti con una Perugia finalmente unita che grazie al buon governo guarda al futuro con fiducia ed ottimismo, oppure di consegnarsi ad un'alternativa estremista e fortemente ideologizzata che ha l'obiettivo di spaccare in due la città. A Perugia la coalizione di sinistra ha l'obiettivo di realizzare un modello sociale fallito dappertutto. Conte, Schlein e Ferdinandi vorrebbero sperimentare nella nostra Perugia un modello ispirato a quello radicale di una città come quella amministrata da Ada Colau, venuta non a caso a Perugia nei giorni scorsi, sindaca dell'anarchia e del disordine con cui sono schizzati i dati dei furti e delle aggressioni, la sindaca delle case occupate nella città pericolosa, inospitale e violenta. Noi non vogliamo tutto questo per la nostra città!!! È su questo, non su altro, che i perugini dovranno esprimersi ed a voi, carissimi concittadini, che amate Perugia, chiediamo di prendervi cura della vostra città con il vostro voto. Perugia, come è giusto, è nelle vostre mani".

 

Ferdinandi, da destra campagna delegittimazione avversario

'Nostre posizioni estremiste frutto di fantasia' dice

"Abbiamo appreso dai giornali che negli ultimi giorni è stato cambiato il responsabile della campagna elettorale di Margherita Scoccia, ma purtroppo la musica continua a non cambiare": a dirlo è la candidata sindaca di Perugia Vittoria Ferdinandi. "Dopo tre mesi - prosegue - la destra continua a promuovere una campagna elettorale fatta di strumentalizzazioni e delegittimazioni dell'avversario, provando a schiacciarci su posizioni estremiste che sono solo frutto di fantasia strumentali". "Invece di interrogarsi sul perché i cittadini hanno espresso un giudizio così severo e negativo sulla giunta uscente, non rinnovando la fiducia a metà degli assessori - sostiene Ferdinandi in una nota -, si continua ad attaccare, come se da una parte ci fossero i sogni e dall'altra solide realtà. E, allora parliamo di queste solide realtà: andiamo a vedere quali erano i sogni contenuti nei programmi elettorali dell'attuale amministrazione uscente e partiamo dal sogno e dalla realtà più concreta di tutte, quella delle nostre strade. Il sogno di strade lisce come tavoli da biliardo, in cui non avremmo dovuto più mettere le mani addirittura per i futuri trent'anni. E invece ogni cittadino e cittadina conosce perfettamente lo stato di degrado delle strade, nonostante Margherita Scoccia, a tre giorni dal voto, abbia tirato fuori 40 milioni a debito da poter investire sulle nostre strade, scordandosi, da assessore all'urbanistica, di aver lasciato che questo problema ricadesse solo ed esclusivamente sulle tasche dei nostri cittadini. Se esiste un libro dei sogni di questa campagna elettorale possiamo ipotizzare che sia questo fantomatico piano regolatore con cui la Margherita Scoccia ha condotto tutta la campagna elettorale, scordandosi di dire che non esiste neanche uno studio di fattibilità preliminare. L'attuale assessore all'urbanistica - rileva Ferdinandi - ha condotto l'intera campagna elettorale raccontaci di una nuova visione di città che costruirà proprio a partire da questo piano regolatore. Una città green e sostenibile, dimenticandosi che questa è stata l'amministrazione delle grandi varianti che hanno portato Perugia a cementificare negli ultimi anni quello che è l'equivalente di 100 campi da calcio. Un altro grande sogno contenuto nei programmi dell'amministrazione comunale 'dei fatti e della responsabilità', era quello di una Tari che sarebbe dovuta essere ridotta, già dallo scorso programma elettorale addirittura del 10% e invece ad oggi abbiamo una delle tasse sui rifiuti più care d'Italia, che cresce in maniera costante dal 2020. Ma vogliamo parlare di salute? Vogliamo parlare della sanità, in una regione che fino al 2019 era benchmark per i livelli essenziali di assistenza che in questo momento verte nelle condizioni che tutti conosciamo e che rappresentano una delle più grandi urgenze dei nostri cittadini. Urgenza rispetto alla quale l'amministrazione uscente ha sentito di non dover spendere neanche una parola. Vogliamo parlare della solida realtà di nove consultori da offrire alle nostre generazioni di donne e di cui ne è rimasto in questo momento solo uno e mezzo? Oppure vogliamo parlare dei grandi contenitori del centro storico? Un Teatro Turreno che è stato inaugurato cinque volte e di cui ancora aspettiamo l'inizio dei lavori, o il grande sogno della riapertura del teatro Pavone, di cui nessuno ad oggi conosce la destinazione. O vogliamo parlare della cultura come grande volano di ripesa e sviluppo della nostra città per cui basta guardare la solida realtà di Palazzo della Penna che negli ultimi anni ha perso più del 70% dei propri biglietti e ingressi per una totale mancanza di visione e progettualità e che vede i propri lavoratori della cultura lavorare con contratti equiparati a quelli di una multiservizi. Io credo che possiamo anche fermarci qui perché questa retorica dei sogni e delle solide realtà forse manca veramente della propria ossatura". "Vorrei allora promuovere una riflessione serie e oggettiva solo su una cosa" afferma ancora Ferdinandi. "Guardiamo - invita - le campagne elettorali che abbiamo messo in campo noi e i nostri avversari. La nostra campagna elettorale è stata già un modello plastico di quello che vorrà essere il nostro metodo di governo, basato sull'ascolto, sulla partecipazione, sulla capacità e le competenze di fare sintesi e di tradursi in proposte concrete. Viene fatta volutamente confusione tra estremismo e radicalità. La radicalità significa avere il coraggio e assumersi la responsabilità delle proprie scelte. Scelte legate alla propria visione, che è quella che è mancata drammaticamente in tutti questi anni, per cui Perugia è stata amministrata come un condominio. Il nostro governo porterà davvero una nuova stagione in cui Perugia non sarà solo di tutti, ma anche per tutti e tutte".

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