"Il tema della non autosufficienza
e quello, strettamente collegato, del lavoro di cura sono
questioni decisive per il presente e per il futuro dell'Umbria,
ma non vanno interpretate solo come problemi, quanto come
opportunità di sviluppo e di contrasto allo spopolamento.
Vogliamo pensare a una regione accogliente e solidale con le
persone non autosufficienti e disabili, in grado di attrarre
nuove cittadine e cittadini, anche in età avanzata, grazie ad un
sistema di welfare pubblico e di assistenza innovativo,
qualificando il lavoro di cura e il contributo del terzo
settore": lo afferma Fabrizio Ricci, capogruppo di Alleanza
Verdi e Sinistra all'Assemblea legislativa dell'Umbria.
"Va colto positivamente, dunque, l'appello delle
organizzazioni sindacali delle pensionate e dei pensionati umbri
- auspica Ricci - a riaprire un confronto su questi temi,
totalmente mancato negli ultimi anni. D'altronde, nelle linee
programmatiche presentate la scorsa settimana dalla presidente
Stefania Proietti, c'è un impegno forte a favorire l'autonomia
possibile per le persone non autosufficienti, insieme ad
iniziative di sostegno e qualificazione per l'assistenza
domiciliare, attraverso lo sviluppo di interventi integrati e un
potenziamento delle residenze protette, oggi sottodimensionate e
con liste di attesa colpevolmente troppo lunghe. Sappiamo che in
Umbria, a fronte di un tasso di invecchiamento tra i più alti
del Paese, l'aspettativa di vita in buona salute per gli over 65
è molto bassa. È qui - conclude Fabrizio Ricci - che bisogna
cercare di incidere, migliorando la qualità di vita di questa
fetta così importante della nostra popolazione, attraverso
politiche innovative di invecchiamento attivo, strategie di
sorveglianza epidemiologica, presupposto di un'assistenza (e
medicina) di iniziativa, e una vera integrazione tra assistenza
sociale e sanitaria, territoriale e domiciliare".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA