"È davvero avvilente verificare
come su aspetti come quelli legati alla gestione delle aree del
cratere, ci si debba dividere. La mancata proroga della Zona
franca urbana da parte del Governo è un fatto. Così come è un
fatto che ogni giorno perso è un danno per quei territori e le
persone che li popolano": il capogruppo Pd Cristian Betti
commenta così la mancata ammissione, "a causa della grave
contrarietà delle minoranza", della mozione urgente da lui
presentata oggi all'Assemblea legislativa, la cui discussione "è
stata respinta dopo l'intervento della consigliera Eleonora Pace
(FdI) la quale ha addotto come ragioni di contrarietà la
mancanza di un congruo preavviso e del coinvolgimento di tutte
le parti nella presentazione della mozione".
"La mozione presentata - spiega Betti, in una nota della
Regione - richiedeva la proroga della Zfu nelle aree colpite
dal sisma, dopo la scadenza del 31 dicembre scorso.
Contestualmente si richiedeva alla Giunta regionale di
rafforzare l'azione istituzionale per sostenere la proroga fino
al 2026, chiedere fondi certi per la ricostruzione, sollecitare
interventi urgenti per sbloccare i crediti d'imposta e
promuovere un tavolo di confronto urgente tra Regioni, Governo e
Commissario straordinario coinvolgendo anche i parlamentari
umbri per una decisa azione congiunta che garantisse alle aree
interne umbre il supporto necessario al completamento della
ricostruzione e alla ripresa socio economica. Un chiaro intento
bipartisan, che ricorda anche l'attività già svolta
dall'Assemblea legislativa dell'Umbria e dal Commissario
straordinario alla ricostruzione, Guido Castelli".
"Ovviamente - conclude - ripresenterò la mozione al prossimo
Consiglio regionale, e spero davvero che in quell'occasione
prevalga la responsabilità e la voglia di mettere l'amore per
quelle terre prima dei calcoli politici".
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