Un arresto in flagranza differita
è stato eseguito dalla polizia di Perugia dopo i violenti
scontri tra i tifosi della squadra locale di calcio e quelli
della Lucchese avvenuti il pomeriggio di domenica nei pressi di
un'area di servizio lungo l'Autostrada A12. Ha riguardato un
uomo di 33 anni ritenuto essere responsabile di rissa aggravata
in concorso per aver aggredito un tifoso della Lucchese anche
con l'utilizzo di un bastone (riportando lesioni giudicate
guaribili in 40 giorni).
Secondo la ricostruzione della Questura del capoluogo umbro,
mentre si trovavano in sosta nell'area di servizio le due
tifoserie ultras sono venute violentemente a contatto.
Utilizzando fumogeni, aste, bastoni in legno, spranghe, oggetti
contundenti e bottiglie.
Durante gli scontri, per evitare che l'invasione della
carreggiata potesse provocare incidenti, due equipaggi della
polizia stradale hanno interrotto il traffico per alcuni minuti.
I successivi approfondimenti della digos di Perugia, in
collaborazione con quella di Lucca, e l'esame delle immagini
realizzate dal personale della polizia stradale di Viareggio e
le riprese dai sistemi di videosorveglianza dell'area di
servizio, hanno portato a ricostruire la dinamica dei fatti ed
identificare il trentatreenne. Immortalato - riferisce la
polizia - mentre colpisce con un bastone di legno un altro
tifoso, al momento non identificato.
Secondo gli investigatori l'uomo è "non nuovo a tali
condotte" e in passato era stato denunciato per avere
partecipato agli scontri tra tifosi in occasione della partita
di calcio Perugia - Cesena.
Tre tifosi della Lucchese sono stati invece identificati e
denunciati alla Procura della Repubblica di Lucca.
Sono in corso indagini per identificare gli altri tifosi
coinvolti negli scontri.
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