L'Assemblea legislativa ha
approvato la proposta di legge "Norme in materia di politiche
regionali per la prevenzione e il contrasto dei fenomeni di
criminalità organizzata e di stampo mafioso e per la promozione
della cultura della legalità e della cittadinanza responsabile.
Abrogazioni di disposizioni regionali".
Il testo, elaborato dalla Commissione d'inchiesta sulle
infiltrazioni criminali dopo una lunga serie di audizioni di
autorità preposte alla sicurezza e una costante ricognizione del
territorio regionale in collaborazione con l'Osservatorio
regionale sulla criminalità organizzata, contiene anche
l'abrogazione di alcune norme per riorganizzare in modo organico
la disciplina regionale in materia di contrasto e prevenzione
del crimine organizzato e mafioso ora contenuta nella legge
regionale '11/2010' (Istituzione della giornata regionale della
memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime delle mafie) e
in quella '16/2012' (Misure per l'attuazione coordinata delle
politiche regionali a favore del contrasto e prevenzione del
crimine organizzato e mafioso, nonché per la promozione della
cultura della legalità e della cittadinanza responsabile). Nel
testo si inseriscono anche nuovi temi, come quello dei beni
confiscati, promuovendo un protocollo d'intesa con l'Agenzia
nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni
sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata. Si
riorganizzano previsioni già presenti nell'attuale normativa,
per maggiore concretezza e chiarezza; si richiamano inoltre
altre leggi regionali che trattano della promozione della
legalità per mettere a sistema gli interventi già previsti dalla
normativa regionale.
Con la nuova legge, la Regione promuove e stipula protocolli
d'intesa e accordi di collaborazione con le aziende, le agenzie
regionali, gli enti controllati, volti a realizzare iniziative
per rafforzare la prevenzione sociale e la diffusione della
cultura della legalità. La Regione stipula convenzioni anche con
le organizzazioni di volontariato e le associazioni di
promozione sociale iscritte nel Registro del Terzo settore e
operanti nel campo della promozione della legalità, del
contrasto alla criminalità e al sostegno alle vittime dei reati.
La Regione può individuare, con proprio atto, misure, requisiti
e modalità per l'attribuzione di criteri preferenziali nei bandi
per la concessione di finanziamenti pubblici, a favore di
imprese danneggiate da reati commessi ai sensi degli articoli
416 e 416-bis del codice penale, purché i fatti delittuosi siano
stati accertati in giudizio con sentenza, anche non definitiva,
o decreto penale di condanna anche non divenuto irrevocabile. La
Regione aderisce anche alle iniziative della Fondazione umbra
contro l'usura. Nel testo di legge viene prevista la
collaborazione con le scuole e la valorizzazione delle tesi di
laurea sul tema della legalità (con 5.000 euro di risorse
destinate). Le risorse finanziarie comprendono anche 40 mila
euro per le attività dell'Osservatorio regionale sulla
criminalità organizzata e per l'organizzazione della Giornata
regionale della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime
di mafia.
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