Prende avvio in Umbria il progetto
di formazione e addestramento di unità cinofile antiveleno,
iniziativa pilota a livello nazionale promossa dall'Assessorato
all'Ambiente della Regione, in collaborazione con l'ente
nazionale protezione animali.
Il corso si è svolto presso la Scuola umbra di
amministrazione pubblica.
I binomi composti da conduttori specializzati e dai loro
cani allo scopo addestrati, sono stati formati per individuare e
bonificare le aree contaminate da bocconi avvelenati in quanto
sono una grave minaccia per animali domestici, per la fauna
selvatica e, in alcuni casi, persino per la salute umana. La
Regione spiega che il progetto, "unico nel suo genere a livello
nazionale" ha dato vita, in un intenso percorso formativo durato
10 mesi di training operativo, a una task force a disposizione
dei Comuni per interventi sul territorio, "contribuendo in
maniera decisiva alla protezione sia della salute pubblica che
della catena alimentare".
"L'iniziativa rappresenta un modello replicabile efficace
per la lotta contro l'avvelenamento degli animali e la
protezione degli ecosistemi" sottolinea l'assessore all'ambiente
Roberto Morroni. "Il progetto - ha aggiunto - ha dimostrato come
la collaborazione tra istituzioni, associazioni e professionisti
possa creare soluzioni efficaci per la salvaguardia
dell'ambiente e della salute pubblica".
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