Con l'approvazione del "Piano
straordinario di utilizzo del fondo di cui alla legge quadro in
materia di animali di affezione e prevenzione del randagismo -
per la lotta all'abbandono" (numero 281/1991) Regione Umbria ha
stanziato specifiche risorse dedicate per una campagna di
identificazione e di sterilizzazione di cani e gatti che
ammontano ad un totale di 765mila euro, con particolare
riferimento ai proprietari appartenenti a fasce socialmente
deboli o protette.
Poiché - spiega l'ente - il fenomeno del randagismo si
autoalimenta in maniera significativa con l'abbandono di
cucciolate indesiderate e una maggior diffusione della pratica
di sterilizzare chirurgicamente i cani di sesso femminile
contribuirebbe ad arginarlo, il piano prevede la realizzazione
di corsi di formazione e informazione nelle scuole, il progetto
"Polo cinofilo di comunità" con finalità di formazione a valenza
sociale, campagne di sterilizzazione e di incentivazione
all'applicazione del microchip e iscrizione in Anagrafe dei cani
e dei gatti di proprietà dei cittadini aventi diritto.
Sono inoltre previsti il risanamento del canile municipale
pubblico-sezione sanitaria di Collestrada, la costruzione di una
sezione regionale contumaciale (destinato all'isolamento e ad
oggi non presente sul territorio regionale) e la realizzazione,
nelle sezioni sanitarie preesistenti dei Comuni di Perugia ed
Orvieto, di un reparto da dedicare alla detenzione dei "cani
impegnativi".
"Il Polo cinofilo di comunità - spiega l'assessore regionale
Luca Coletto - è un progetto unico nel suo genere con
opportunità di sviluppo ad ampio impatto sociale, rivolto alle
persone fragili e contemporaneamente agli animali da compagnia.
Il Centro sarà destinato alla formazione di cittadini che
necessitino di reintegrazione nella società e nel mondo del
lavoro. I corsi di formazione saranno utili ad acquisire
competenze in ambito della lotta al randagismo e al tempo stesso
creeranno professionalità in grado di offrire servizi utili ai
cittadini per la gestione degli animali da compagnia, come per
esempio, custodi di canili, operatori tecnici accalappiatori,
educatori cinofili, toelettatori e altro".
Verranno infine attivati laboratori per la realizzazione di
materiale da destinare ai canili pubblici e alle numerose
colonie feline del territorio. Il Polo erogherà anche servizi
nei confronti di pazienti e anziani inviati dai Distretti Socio
Sanitari, con la prospettiva di creare un centro specializzato
dove verranno effettuati gli interventi assistiti con gli
animali e ospiterà strutture di degenza e asilo per aiutare le
famiglie nella gestione dei propri amici a quattro zampe.
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