Il bilancio semestrale
dell'Istituto clinico tiberino, ex Prosperius di Umbertide, è
stato illustrato questa mattina nella sede della struttura di
riabilitazione alla presenza dalla Presidente della Regione
Umbria, Donatella Tesei, del Sindaco di Umbertide Luca Carizia,
del presidente dell'Istituto clinico tiberino Antonio D'Acunto,
dell'Amministratore Delegato Alessio Brugnoni e di Alberto
Brugnoni, socio privato, e con Nicola Nardella, Direttore
Generale dell'Usl Umbria1.
Da una perdita di oltre 1,5 milioni di euro del 2021 -
riferisce un comunicato della Regione - si è passati ad una
inferiore a 500mila euro a fine 2022, per approdare ad un utile
che sfiorava i 2,4 milioni di euro nel dicembre 2023. Nei primi
sei mesi dell'anno in corso l'Istituto Clinico Tiberino ha
registrato un utile di 1,4 milioni di euro, risultando quindi i
conti di quest'anno migliori rispetto a quello che lo ha
preceduto. L'Istituto clinico tiberino ha poi chiuso l'esercizio
2023 con un fatturato di oltre 10,6 milioni di euro e un valore
totale della produzione che ha superato gli 11 milioni, dei
quali circa 7 milioni sono arrivati attraverso la mobilità
attiva, ovvero servizi e prestazioni erogati a pazienti
provenienti da fuori regione.
"I risultati che il presidente D'Acunto, e l'amministratore
delegato Brugnoni ci illustrano oggi - ha dichiarato la
presidente della Regione Donatella TeseI - sono la dimostrazione
plastica di quanto la sinergia tra pubblico e privato possa
funzionare e possa erogare servizi di alta qualità in campo
sanitario. Ci permette anche di smentire quella narrazione che
ci vuole dipingere come fautori del privato a discapito del
pubblico, visto che qui abbiamo riportato la quota dei soci
pubblici, rappresentati dalla Regione, dalla Usl Umbria 1 e dal
Comune di Umbertide al 51%, mentre prima era maggioritario il
socio privato. Se il privato convenzionato, quindi senza spese
per l'utente, produce utili, salvaguarda l'occupazione, eroga
servizi di alto livello la pubblica amministrazione e i
cittadini stessi non possono che essere soddisfatti".
"Da quando siamo subentrati nella gestione nel settembre del
2022 - ha voluto ricordare Brugnoni - abbiamo invertito un trend
negativo e nel 2023 abbiamo effettuato investimenti per 500mila
euro, finalizzati soprattutto all'acquisto di software in ambito
riabilitativo e al miglioramento del comfort per il paziente
attraverso l'acquisto di nuovi letti elettrici e nuovi ausili in
ambito riabilitativo, mentre ulteriori 300mila euro di
investimenti hanno riguardato lavori di ristrutturazione e
ampliamento dell'area dedicata alla tecnologia robotica, degli
spogliatoi dei dipendenti, del piano interrato e delle palestre
riabilitative dell'area neurologica, di quella ortopedica e
della terapia occupazionale. Abbiamo potuto trasformare i
contratti dei nostri circa 120 dipendenti in contratti a tempo
indeterminato e ci siamo affermati come una realtà di eccellenza
nel campo della riabilitazione intensiva (cod.56) a livello
nazionale sia per quanto riguarda l'area ortopedica sia per
quanto riguarda quella neurologica. Ringrazio per i risultati
raggiunti tutto lo staff dell'Istituto, che ha contribuito in
modo determinante al conseguimento di questi traguardi".
Dal canto suo il sindaco di Umbertide Luca Carizia ha voluto
brevemente ripercorrere la storia dell'Istituto, ringraziando
per il suo importante apporto anche il precedente Presidente
Giuseppe Barberi, mentre Nicola Nardella, Direttore Generale
dell'Usl Umbria1, ha insistito sull'importanza della
cooperazione tra pubblico e privato "non solo sotto l'aspetto
economico, pur lusinghiero e importante - ha sottolineato - ma
soprattutto sotto quello della qualità dei servizi riabilitativi
che in questo momento l'Istituto clinico tiberino riesce ad
erogare e che viene ampiamente riconosciuto anche da tanta
utenza proveniente da fuori regione".
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