Si è tenuta a Palazzo Donini un
appuntamento intermedio al fine di verificare lo stato di
attivazione del piano strutturale per la gestione delle liste di
attesa, in previsione della riunione del 20 giugno in cui si
farà un primo bilancio operativo dei risultati ottenuti grazie
al piano stesso.
Ne è emerso - spiega la Regione in un comunicato - che
nonostante la fase iniziale, in cui le aziende sanitarie stanno
concretizzando l'operatività richiesta, sono già 1.400 le
prestazioni recuperate tra quelle in sospeso. Le due aziende
ospedaliere di Perugia e Terni sono in pieno operato, mentre le
Asl prevedono che gli esami e le visite pregresse saranno
assegnate ai pazienti, per la prima parte, entro il prossimo 20
giugno.
Dall'analisi dei dati è inoltre emerso che nel maggio dello
scorso anno, alla vigilia del piano straordinario che ha portato
all'abbattimento delle 80 mila prestazioni accumulate in epoca
Covid, il 45% delle prestazioni in lista di attesa appartenevano
alla Radiologia per un totale di oltre 30 mila esami.
Ad oggi le prestazioni sono scese a 16 mila e rappresentano
il 25% del sospeso attuale. A seguire vi sono gli esami di
gastroenterologia e oculistica.
La quasi totalità delle prestazioni inserite nei percorsi di
tutela risalgono a richieste effettuate negli ultimi 4 mesi,
mentre le più datate sono state largamente smaltite.
"Il piano ordinario varato dalla Giunta umbra - spiega ancora
l'ente - ha proprio lo scopo di gestire costantemente e
strutturalmente il flusso delle richieste dell'utenza,
ottimizzando così un sistema pubblico che presenta delle
criticità, che coinvolgono i vari territori regionali, in merito
alle quali il Governo ha appena varato un provvedimento che, tra
l'altro, contiene alcune misure che l'Umbria ha già adottato da
tempo, come le prestazioni erogate nei weekend ed il Cup unico
per le prenotazioni presso sia le strutture pubbliche che quelle
convenzionate.
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