Un centinaio di persone ha sfilato nelle vie del centro storico di Aosta in occasione della manifestazione indetta in tutta Italia dal movimento Fridays for future. Partito dall'Arco d'Augusto alle 9.30, il corteo ha avuto il suo punto d'arrivo in piazza Deffeyes, sotto palazzo regionale: interventi al microfono, musica e poi la consegna di una lettera per il presidente del Consiglio Valle, Alberto Bertin.
"Ci parlano di sostenibilità - ha detto un manifestante nel suo intervento al microfono - e poi vogliono realizzare funivie in aree protette e raddoppiare il traforo del Monte Bianco. Noi vogliamo trasporti pubblici efficienti, la ferrovia da Pont-Saint-Martin a Pré-Saint-Didier. L'autostrada è una funivia per turisti ricchi". Un'altra partecipante al corteo ha aggiunto: "Le alluvioni di Cogne e Cervinia non sono conseguenza del maltempo ma del riscaldamento climatico". Tra gli slogan scanditi "Salviamo la terra dall'effetto serra!" e la richiesta di "treni".
In testa al corteo gli striscioni 'Sciopero per il clima' e 'Insieme per Cime Bianche', comitato che si oppone alla realizzazione del collegamento intervallivo nel vallone di Cime Bianche, che si trova in Val d'Ayas. Tra i cartelli anche 'Non si scia sulla pioggia', 'Stop funivie', 'Meno parole più azioni', 'Non guadagnerete niente su un pianeta morto', ma anche riferimenti ai conflitti in corso, con 'Cease fire' (cessate il fuoco) e un richiamo alla bandiera palestinese.
In coda anche l'associazione ambientalista 'Valle virtuosa' e alcuni esponenti politici locali, dal segretario regionale del Pd e presidente del Consiglio comunale di Aosta Luca Tonino ai consiglieri regionali Andrea Padovani, Erika Guichardaz e Chiara Minelli.
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