La facciata ovest della nuova sede della didattica dell'Università della Valle d'Aosta è un "unicum" per una serie di caratteristiche ed "è estremamente sensibile alle variazioni di temperatura, di soleggiamento e meteorologiche in generale; ricorrendo ad una metafora, la facciata a suo modo 'respira', risulta in continuo e marcato movimento anche se questo non è percepibile". Così la Société infrastructures valdôtaines (Siv) - società in house della Regione che si occupa della nuova università e dell'ampliamento dell'ospedale Parini - in una nota relativa alle infiltrazioni d'acqua registrate con le piogge dei giorni scorsi nell'edificio inaugurato il 26 settembre.
"Rispetto dunque - comunica la Siv - alle giuste e preoccupate segnalazioni pervenute di infiltrazioni d'acqua della facciata, ed in particolare con riguardo agli utenti tutti della nuova struttura, è doveroso informare che l'impresa realizzatrice è tenuta per contratto ad intervenire ogniqualvolta si registri il fenomeno; al contempo si confida che qualche disagio possa essere compreso e tollerato, oggi ed in futuro, in ragione delle estreme complessità realizzative descritte per poter usufruire di un'opera tanto prestigiosa quanto unica".
“La concezione architettonica dell’edificio, curata dallo studio Mca (Mario Cucinella Architects), fin dalla sua prima proposizione - scrive la Siv - ha evidenziato i propri caratteri formali marcatamente innovativi nel panorama valdostano”.
In questo senso “la facciata ovest è di tipo composito e risulta costituita da una messe di elementi e materiali diversi e singolarmente unici. Forniamo alcuni ‘numeri’: 39 costolature (centine di sostegno) d’acciaio ognuna di diversa sagoma e sviluppo, 2.040 elementi rivestiti in materiale acrilico/minerale (tipo corian) ognuno di diversa dimensione e geometria, 36.000 elementi e componenti che costituiscono complessivamente la facciata, ed infine 25.000 metri (25 chilometri) è lo sviluppo dei giunti siliconici realizzati al fine di garantire la tenuta all’acqua fra i vari elementi verticali e orizzontali.
Il consorzio di imprese, tutte valdostane, appaltatore dei lavori doveva, per contratto, assicurare la progettazione costruttiva di dettaglio della facciata e si è avvalso, per la progettazione, di uno dei più reputati studi professionali, a livello nazionale, specializzato nel campo specifico”.
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