"Le nostre aziende creano con il loro impegno il 40% del valore aggiunto prodotto in questa regione ogni anno. Un patrimonio che deve trovare una strada sicura da seguire, perché la stabilità in economia e nelle aziende non esiste. O si cresce o si decresce, fermi non si può stare. Tanto più in questa fase storica che non vogliamo subire, e che invece insieme dobbiamo gestire e su cui siamo chiamati a costruire per generare nuovo sviluppo sostenibile e dove la condivisione e la responsabilità sociale tornino a essere un fattore di crescita". Lo ha detto il presidente di Confindustria Valle d'Aosta, Francesco Turcato, aprendo a Saint-Vincent i lavori della 79/a assemblea dell'organizzazione delle imprese manifatturiere e di servizi che in Valle d'Aosta rappresenta oltre 300 aziende e con quasi 8.000 dipendenti a tempo indeterminato.
L'evento era intitolato 'Abilitare il futuro. Un patto per il presente'. "È in corso un evidente cambiamento - ha proseguito Turcato - nel modello di società occidentale, dove spesso la domanda di lavoro supera l'offerta. Già oggi il 64% dei millennials non lavorerebbe in un'impresa non socialmente responsabile e con forti valori sociali, in grado di coniugare flessibilità e cambiamento. Un territorio come il nostro garantisce già oggi le migliori risposte a tutte queste esigenze nuove. Tecnologia, ambiente, diritti e diversità sono incognite, ma la variabile è il capitale umano che verrà, questa è la sfida decisiva dei prossimi anni, anche tenendo conto del calo demografico. Ecco perché abilitare il futuro è un patto per il presente".
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