"Il Defr 2025-2027 regionale non affronta concretamente i problemi che affliggono popolazione e territorio della Valle d'Aosta. Problemi che riguardano non solo l'incertezza legata al possibile aggravarsi delle tensioni internazionali, ma soprattutto le conseguenze derivanti dai cambiamenti demografici, dal progressivo ridimensionamento dell'apparato produttivo industriale e dalla forte precarizzazione dell'occupazione". Lo scrive la Cgil Pensionati in una nota sul Documento di economia e finanza regionale che è in discussione in Consiglio Valle.
"Le previsioni demografiche formulate dall'Istat per la Valle d'Aosta - prosegue la nota dello Spi - prospettano per il prossimo ventennio una diminuzione della popolazione più intensa rispetto alla media italiana, tale da mettere a rischio gli equilibri nel ricambio generazionale e relativamente al reperimento di lavoratori. I dati sul mercato del lavoro, pur mostrando un più alto tasso di occupazione della nostra regione rispetto alla media nazionale, confermano la presenza e l'acuirsi di alcune criticità strutturali. Parallelamente, l'aumento della quota di popolazione più anziana richiede servizi e un un'assistenza adeguata, prestazioni che le informazioni disponibili dimostrano invece essere insufficienti. A fronte di questi problemi, il Defr non fornisce risposte adeguate. Il Documento è denso di risposte a breve termine mentre gli obiettivi di lungo periodo sono più sfocati". Infine, "non è possibile ignorare la discrepanza tra le cospicue risorse per la sanità veicolate dalla Regione e i modesti traguardi ottenuti dal servizio sanitario regionale in termini di copertura della domanda sociale: è un dato che deve far riflettere sulla effettiva capacità del sistema regionale di organizzare le politiche per il welfare e intercettare la domanda di cure della popolazione".
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