Dieci anni dopo un'esperienza che ha
segnato la sua vita, il regista e filmmaker Dario Tubaldo è
tornato ai piedi del Cervino per presentare 'Ritorno al
Breithorn', pellicola che celebra la montagna e invita ad
approcciarla con rispetto e consapevolezza.
Il 18 ottobre 2014, Tubaldo e il collega Luca Di Meo
sopravvissero a una valanga sul Breithorn. Questo evento ha
ispirato un film che è tanto una riflessione personale quanto
un omaggio alla maestosità e ai pericoli dell'ambiente alpino.
La prima proiezione, ieri sera al Centro congressi di
Valtournenche, ha visto una sala gremita di spettatori. Tubaldo
racconta: "È stata un'esperienza incredibilmente emozionante
condividere questa mia storia e vedere come, in soli 30 minuti,
il film sia riuscito a trasmettere intense emozioni anche a chi
non ha vissuto direttamente quell'esperienza. È stata una
serata indimenticabile".
Tra i protagonisti del film c'è Ettore Personnettaz,
freerider noto per le sue discese estreme in splitboard. "La
serata è stata emozionante e ha visto la partecipazione di
molti amici. Il messaggio dell'amicizia, della passione e
dell'autenticità nel vivere queste esperienze è emerso con
forza. La canzone conclusiva, 'In-felicità', simboleggia
perfettamente l'alternanza tra gioia e tristezza che
caratterizza non solo la vita in montagna ma l'esistenza
stessa".
Il film rende anche un omaggio ad Alfredo Canavari, Edoardo
Camardella, Alessandro Letey e Luca Pandolfi, alpinisti che
hanno perso la vita in incidenti in montagna.
"Il film sarà ora presentato in varie sale e festival
dedicati alla montagna, in Italia e all'estero", ha detto
Chantal Vuillermoz, assessora al Turismo del Comune di
Valtournenche. "Il primo appuntamento - ha annunciato - sarà al
Milano Montagna Festival, il 27 ottobre. Abbiamo sostenuto
questo progetto perché è un inno alla vita e alla rinascita,
proponendo la montagna come espressione di bellezza, libertà,
gioia e amore".
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