"Noi siamo stati vittima di
un'alluvione che ha portato 20 morti nell'anno 2000. Da quel
momento è scattato qualcosa nell'amministrazione, nelle
popolazioni, nelle comunità. Ci ha permesso di creare un sistema
di briglie selettive, di monitoraggi che sono stati enfatizzati,
sono cresciuti nel tempo, mettendoci a disposizione un sistema e
una rete di controllo molto attenta e molto puntuale che ci ha,
assieme a un po' di fortuna, agevolati il 29 e il 30 giugno
scorsi, quando un'altra alluvione ha colpito due centri molto
importanti della nostra piccola regione", Cogne e
Breuil-Cervinia, "garantendoci nessun danno a persone". Così il
presidente della Regione Valle d'Aosta, Renzo Testolin,
intervenendo al Festival delle Regioni, in corso a Bari, durante
un incontro sul tema 'Azzeriamo le distanze: Una nuova Pubblica
Amministrazione per la sfida ai cambiamenti climatici'.
Una situazione resa possibile, ha spiegato Testolin, "da una
tempistica di intervento molto accentuata, un'attenzione appunto
ai fenomeni atmosferici, una capacità di predire le
precipitazioni, i flussi di acqua che da monte scendono a valle
e costituiscono i momenti di piena più importanti, per i quali
bisogna attenzionare le popolazioni mano a mano che questa piena
scende verso valle. Dall'altra parte però, c'è sempre qualcosa
di imponderabile".
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