"Un innovativo cantiere politico,
promosso da soggetti autonomisti,
liberaldemocratici e riformisti della Valle d'Aosta che si
pongono al 'centro' del panorama politico valdostano e che hanno
lo scopo dichiarato di rendere maggiormente attuale e concreta
l'Autonomia valdostana". Ad aderire al progetto - dettagliato in
un documento - sono i movimenti politici Pour l'Autonomie,
Rassemblement Valdôtain, La Renaissance Valdôtaine, Stella
Alpina e l'associazione culturale Evolvendo, che "si impegnano
ad un lavoro coordinato e collegiale, finalizzato alla
costruzione di un progetto politico autonomista di centro,
liberaldemocratico e riformista per la comunità valdostana che
contenga
obiettivi, risorse e tempi realistici ed efficaci".
"La nostra Autonomia - si legge - ancora oggi rappresenta la via
maestra grazie alla quale poter accrescere le possibilità, gli
spazi di libertà ed il benessere dei cittadini valdostani.
Appare quindi necessario: affrontare la sfida che ci si presenta
per dare un rinnovato slancio alla nostra Regione per
costruire un efficace e creativo modello di autogoverno che sia
autorevole interlocutore dello Stato italiano e dell'Europa;
assumere decisioni coraggiose e proporre risposte concrete a
dossier da tempo in discussione,
metabolizzando le esperienze maturate in questi quasi
ottant'anni di autogoverno, così da operare la necessaria
discontinuità con alcune esperienze negative che talvolta
l'hanno caratterizzato; stringere, con una presa di coscienza,
un accordo responsabile tra le nostre forze politiche che, pur
nelle loro individualità e autonomie operative, sanno di poter
esprimere un importante
'comun denominatore'; portare fuori dai palazzi la politica e
cercare di coinvolgere nuovamente tutti i cittadini valdostani,
tra cui anche chi critica l'attuale politica, ma ne sta lontano,
pur volendo esprimere il proprio contributo di esperienza,
pensiero e azione per la crescita civile e culturale della
nostra Regione; fare appello, in particolare, alle giovani
generazioni ed alle donne che, pur rappresentando una larga
parte della nostra Comunità, sono ancora oggi ai margini dei
processi di partecipazione e decisione; �� essere così promotori
di una nuova fase costituente aperta e partecipata che possa
favorire il rilancio del nostro modello di autogoverno regionale
verso una rinnovata Autonomia che
tenga conto delle sfide future che ci attendono".
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