"Noi siamo per tutti gli interventi
che consentono alle merci di non fermarsi in coda e di viaggiare
veloci, perché questo è il più grande antidoto all'inquinamento.
Più i mezzi si fermano incolonnati, più si inquina. Più i mezzi
passano veloci e più il livello di inquinamento e di
compatibilità ambientale è adeguato. Ovviamente il tema della
seconda canna" del traforo del Monte Bianco "è un tema
importante, ma che non risolve il problema perché anche i tempi
per la costruzione sono lunghi". Così all'ANSA Stefano Malorgio,
segretario generale Filt-Cgil, a margine di una conferenza
stampa sul tema dei trasporti in Valle d'Aosta.
Il traforo del Monte Bianco, ha detto Malorgio, "è
un'infrastruttura importante non solo per questa regione, ma
sicuramente per il Nord-ovest, per tutta l'Italia, per cui la
preoccupazione, diciamo nazionale su quest'opera e sulla
manutenzione che sta per essere fatta è una questione molto
alta. Perché è chiaro che il blocco per tre mesi e mezzo ogni
anno per un numero di anni non ancora precisato, è un elemento
che poi impatta su tutto il sistema dei trasporti e su tutto il
sistema della logistica. È chiaro che questa è una riflessione
che quindi non può riguardare solo il territorio, ma che
dovrebbe riguardare un ragionamento fatto a livello
ministeriale".
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