"Si può immaginare la
cooperazione transfrontaliera come una sorta di matrioska. Le
bambole più grandi contengono quelle più piccole. Oggi la più
grande è la macro regione alpina, poi c'è anche quella parte del
trattato del Quirinale che si occupa di cooperazione, poi
abbiamo Alcotra e infine c'è l'idea di stipulare accordi più
specifici, come quello con Alta Savoia e a cui ne seguiranno
altri, con l'obiettivo di avere momenti di dettaglio che non
siano necessariamente legati a fondi comunitari. Accordi che
possono consentirci di avere dei settori, dal cambiamento
climatico alla scuola e all'università, che possono essere
trattati con 'matrioske' più piccole e anche grazie ad una
vecchia frequentazione tra i territori come quello dell'Alta
Savoia con il quale abbiamo solidi legami". Lo ha detto
l'assessore regionale agli affari europei, Luciano Caveri, a
margine della firma dell'accorso di cooperazione tra la Valle
d'Aosta e l'Alta Savoia a Courmayeur.
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