Il castello di Saint-Pierre fino
alla fine di marzo ospiterà una mostra diffusa che ha come
protagoniste le marmotte della Cracking Art. L'esposizione -
composta da 23 opere artistiche - coinvolge il borgo e i
dintorni del maniero. L'affascinante e colorato allestimento,
composto da 23 opere artistiche, rimarrà visibile fino alla fine
del mese di marzo.
"La mostra delle colorate marmotte della Cracking art - spiega
Santa Tutino, dirigente dell'assessorato all'ambiente -
rappresenta una sorta di invasione pacifica delle marmotte che
si risvegliano dal letargo e che con la loro presenza connotano
il territorio dove i visitatori possono scoprire la Marmotta del
Lyskamm. E' un'opportunità unica e singolare per riflettere su
questo animale simbolo della montagna e sul suo ruolo
nell'ecosistema montano e nel nostro ambiente". "Le nostre
installazioni - aggiunge - dichiara Paolo Bettinardi,
amministratore delegato di Craking art - vogliono stimolare il
pubblico a osservare la natura con occhi nuovi, sottolineando
l'importanza della biodiversità e della sostenibilità. La
marmotta è un animale simbolico, capace di evocare il legame tra
l'uomo e l'ambiente montano". Infine l'assessore Davide Sapinet
ha aggiunto: "L'inserimento delle marmotte della Cracking Art,
realizzate in plastica rigenerata, si inserisce perfettamente
nel piano di comunicazione e di valorizzazione della Marmotta
del Lyskamm. Riteniamo inoltre che il progetto abbia anche un
elemento valoriale per noi importante e che si ritrova
nell'attenzione verso le produzioni ecosostenibili".
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