"Bisogna sfruttare l'occasione data
dalla partecipazione al progetto 'A-Mont' per lavorare
fattivamente sulle tematiche che interessano il territorio come
il problema dello spopolamento, della mobilità e dei trasporti,
analizzando puntualmente le conseguenze sulle popolazioni
locali". Lo ha detto l'assessore regionale degli affari europei
e politiche nazionali per la montagna, Luciano Caveri, a margine
della presentazione dei primi risultati delle analisi condotte
nell'ambito del progetto "A-Mont - Accordo quadro
transfrontaliero montano", finanziato dal Programma Interreg
Italia-Francia Alcotra 2021-2027.
"Per delineare un accordo quadro comune - ha aggiunto - è
necessario partire da premessa importante, e cioè che questa
area geografica ha radici storiche che vanno oltre i confini
nazionali contemporanei. A questo è necessario unire
l'insegnamento e i risultati ottenuti grazie ai Programmi
Interreg che hanno il merito di dar voce ai territori. La stessa
prima forma di programmazione Interreg, risalente a 30 anni fa,
ha preso in realtà forma grazie a iniziative di cooperazione
prettamente locali, come la Cotrao, per arrivare oggi al
Trattato del Quirinale, che rappresenta la massima espressione
dell'attività di cooperazione".
Nel corso dell'incontro, il soggetto incaricato dello studio
"Mot - Mission operationnelle transfrontalière" ha presentato lo
stato dell'arte della cooperazione, in termini di dati, punti di
forza, debolezze e opportunità e sfide proprie del territorio
tra Piemonte, Valle d'Aosta e Savoia, indentificandone le
principali priorità strategiche.
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