"Partecipare a questo progetto
significa riconoscere e valorizzare il gesto del dono, inteso
non solo come atto materiale, ma come espressione di altruismo e
responsabilità collettiva. Abbiamo scelto di sostenere questa
iniziativa perché crediamo che donare sia un pilastro
fondamentale di una società più giusta e inclusiva. Che si
tratti di donare tempo, energie, risorse o semplicemente un
gesto di affetto e sostegno, ogni contributo ha il potere di
trasformare vite e di rafforzare il tessuto sociale". Così il
presidente del Consiglio Valle, Alberto Bertin, in occasione
della presentazione degli eventi in calendario per 'Valle
d'Aosta capitale del dono 2024'.
"Lo scorso anno abbiamo fatto una scelta vincente, quella di
portare il Giorno del dono nei territori eleggendo a capitale
una regione italiana. Siamo partiti nel 2023 dalla Sicilia e
quest'anno la Valle d'Aosta, per unire tutta l'Italia in un
grande Giro dell'Italia che dona", ha sottolineato Ivan Nissoli,
presidente dell'Istituto italiano della donazione.
"La scelta della Valle d'Aosta Capitale italiana del dono
2024 - ha spiegato Claudio Latino, presidente del Csv - non
nasce dal caso ma è il frutto di un lungo lavoro partecipato
effettuato in questi anni sul territorio. Le precedenti edizioni
del Donoday hanno dimostrato una straordinaria unità di intenti
che ha coinvolto l'intera comunità".
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