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Temi caldi
In collaborazione con Sanità e politiche sociali
"E' fondamentale impegnarsi tutti
nella lotta contro il bullismo. Ognuno di noi, famiglie,
studenti, insegnanti, ha un ruolo fondamentale nel creare un
ambiente scolastico più sicuro e inclusivo". Lo ha ribadito
Gerardo Di Carlo, direttore del SerD dell'Usl della Valle
d'Aosta, alla conclusione del progetto di sensibilizzazione e
prevenzione contro bullismo e cyberbullismo che ha coinvolto gli
studenti di cinque classi delle scuole medie con un percorso
educativo di 20 ore.
Come si legge in una nota, i giovani "hanno fatto mostra di
impegno e notevole creatività ed il loro entusiasmo ha portato
alla decisione di coinvolgerli nella formazione rivolta ai loro
compagni delle classi prime, ampliando così l'impatto del
progetto".
"Il bullismo - prosegue Di Carlo - non deve essere visto come un
problema del singolo ma come una questione collettiva da
risolvere pertanto in modo unitario. Riscontriamo spesso le
conseguenze sulle vittime tra cui disturbi psicologici,
abbandono delle relazioni, dispersione scolastica e, in casi
gravi, ideazione suicidaria. La vittima emerge dal trauma se in
possesso di forte resistenza mentale o se viene aiutata e
sostenuta". Per Sveva Mancini, educatrice del SerD e
coordinatrice dell'attività, "questo progetto rappresenta un
significativo passo avanti nella sensibilizzazione dei giovani
su questo delicato tema, soprattutto perché, oltre a informare,
ha spinto gli stessi ragazzi a svolgere il ruolo di educatori
nei confronti dei compagni più giovani".
Infine l'assessore alla sanità e politiche sociali, Carlo Marzi:
"Il lavoro del SerD nella prevenzione del bullismo e del
cyberbullismo conferma l'importanza della sinergia tra sanità e
scuola. Strategie come la 'peer education' e l'uso di strumenti
digitali sono fondamentali per sensibilizzare e supportare i
giovani, vittime e aggressori compresi".
In collaborazione con Sanità e politiche sociali
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