"L'assassinio de Sayyed
Hassan Nasrallah ha aperto una ferita nel cuore dei libanesi".
Ma "il martirio incessante di capi cristiani e musulmani che
hanno creduto nelle cause della verità, della giustizia e della
difesa dei deboli rafforza l'unità tra i libanesi, un'unità di
sangue, appartenenza e destino". Con queste parole il Patriarca
maronita Béchara Boutros Rai ha espresso le sue prime
considerazioni pubbliche sulla fine del Capo del movimento
sciita Hezbollah. Lo ha fatto nel corso dell'omelia pronunciata
durante la messa domenicale celebrata oggi. Lo scrive Fides.
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