Seconda giornata di preghiera a Piazza San Pietro per la salute di Papa Francesco, ricoverato da nove giorni al Policlinico Gemelli.
Dopo il rosario di ieri, con il cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin, stasera a guidare la preghiera è il cardinale filippino Luis Tagle. "Preghiamo per la salute del Santo Padre Francesco", "sperimenti l'amorevole presenza del Signore" e "la solidale vicinanza della comunità cristiana", ha detto il Pro Prefetto del Dicastero per l'Evangelizzazione, introducendo il rosario. C'è tutta la Curia romana in preghiera per Papa Francesco.
Anche quei cardinali che non amano la linea che ha dato al suo Pontificato e apertamente non ne condividono le scelte. In prima fila sul sagrato c'è anche, per fare un esempio, il cardinale statunitense Raymond Leo Burke, firmatario, insieme ad altri cardinali, dei cosiddetti 'dubia', i dubbi su alcune questioni dottrinali, dalla benedizione delle coppie gay alla necessità del pentimento per le assoluzioni. Burke aveva a suo modo 'boicottato' anche il Sinodo indicendo alla vigilia dei lavori in Vaticano una conferenza sulla "Babele sinodale".
Francesco lo ha ricevuto in varie occasioni ma poi, considerate le sue posizioni contrarie all'unità della Chiesa (come sottolineato da ambienti vaticani), aveva deciso di togliergli la casa. Una decisione mai annunciata ufficialmente ma neanche mai smentita. C'è a pregare anche l'ex Prefetto della Fede, il cardinale tedesco Gerhard Mueller. Fedelissimo di Papa Benedetto XVI, Mueller si è espresso più volte contro alcune decisioni di Bergoglio. All'inizio del 2024, in occasione di una celebrazione a un anno dalla morte del Papa tedesco disse: "Con Benedetto XVI le benedizioni delle coppie gay non sarebbero mai state possibili".
E a chi gli chiedeva se questa posizione non fosse una presa di distanza da Francesco, il cardinale tedesco replicò: "Il Vaticano non è l'Unione Sovietica né una monarchia dove c'è uno che decide per tutti e gli altri fanno la Corte". Con il rosario in mano c'è un altro fedelissimo di Joseph Ratzinger, il cardinale guineano Robert Sarah, punto di riferimento per anni dell'ala tradizionalista della Curia. Ora un po' più in disparte considerati anche i suoi 79 anni. A pregare per la salute del Papa in Piazza San Pietro c'è anche il cardinale Angelo Becciu. Condannato nel dicembre del 2023 alla fine del maxi-processo vaticano sulla gestione dei fondi della Santa Sede, in più occasioni ha ribadito la sua lealtà a Papa Francesco. "Purtroppo qualcuno ha detto al Papa tante falsità contro di me, dopo sette anni di rapporti leali e sinceri. Per me rimane un buco nero", ha detto in un'intervista al Corriere nel giugno dello scorso anno.
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