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Salta l'udienza giubilare sabato, verso l'Angelus scritto

Salta l'udienza giubilare sabato, verso l'Angelus scritto

Il pontefice vorrebbe affacciarsi ma i medici tentano di dissuaderlo

CITTÀ DEL VATICANO, 27 febbraio 2025, 18:13

di Nina Fabrizio

ANSACheck
L 'esterno del Gemelli - RIPRODUZIONE RISERVATA

L 'esterno del Gemelli - RIPRODUZIONE RISERVATA

   "A motivo del perdurare della degenza ospedaliera del Santo Padre, l'udienza Giubilare di sabato primo marzo è annullata". Arriva oggi l'ufficialità su una notizia già trapelata ieri al policlinico Agostino Gemelli, dove tutto il personale sanitario si sta preparando al Giubileo dell'ospedale di sabato, quando più di 4mila tra sanitari e altri membri del personale ospedaliero compiranno il pellegrinaggio alla basilica di San Pietro e il passaggio della Porta Santa. "Non potremo andare dal Papa in udienza come programmato ma lo abbiamo qui, godiamocelo", aveva detto alla messa l'assistente spirituale e cappellano del Gemelli, don Nunzio Currao.

    E' chiaro ormai che la polmonite del Papa, per quanto in leggera regressione non è cosa da risolversi nell'arco di ore né di giorni. A suggerirlo sono naturalmente i bollettini diffusi dalla sala stampa vaticana. Ma anche il clima che si respira in ospedale fa pensare a una permanenza di Francesco che si allunga. "Sapete che come comunità stiamo offrendo dei momenti intensi di preghiera, l'adorazione eucaristica, la messa, il rosario, per la salute del Santo Padre. E quindi continueremo perché mi pare che qualche effetto positivo lo stia dando". Dice don Currao. "Le terapie fanno il loro corso - aggiunge - ma noi sappiamo quanto sia importante anche la terapia spirituale, quella della comunione".

    Al momento non si hanno ancora notizie su come si svolgerà l'Angelus di domenica, ma tutto fa pensare che sarà il terzo in forma scritta. Il desiderio del Pontefice è quello di affacciarsi almeno un momento, fare un cenno di saluto alla folla che inevitabilmente affollerà il piazzale a mezzogiorno ma la cosa sarebbe al centro di un braccio di ferro con i medici che avevano espressamente detto che non deve prendere neanche un colpo d'aria. Ma l'Angelus non è l'unico appuntamento che sarà rimodulato nei prossimi giorni. Tramonta infatti anche la presenza del Papa alla processione del mercoledì delle ceneri che apre la Quaresima e i riti della Pasqua. Così come è in dubbio la sua presenza ad un altro appuntamento importante, il Giubileo del mondo del volontariato l'8 e il 9 marzo, uno dei grandi eventi dell'anno santo dove ancora figura la presenza del Papa per la messa in San Pietro. Ogni decisione è comunque rimessa ai medici, compreso il desiderio più a breve termine del Papa, quello di tornare a Santa Marta, magari per una convalescenza molto rigida ma in un luogo che per lui è casa.

    "Quando viene qui in ospedale - rivela don Nunzio -, ci dice non voglio dare fastidio, passo dal retro". Don Currao è un'altra dell colonne al Gemelli, con il Papa ha molta consuetudine, è sempre stato presente in tutti i suoi ricoveri. "Dopo la sua elezione - ha raccontato - aveva con sè l'allora vicario di Roma, il cardinale Agostino Vallini, quello che fece affacciare con lui dal loggione. E, ci raccontava il cardinal vicario qualche giorno dopo, che il Papa nel tragitto in macchina verso Santa Maria Maggiore era fortemente impressionato dalla ressa di gente attorno all'auto e chiese a Vallini, 'ma perché tutte queste persone sono qui'? E Vallini gli rispose, 'ma sono per lei Santo Padre'. E lui, di rimando, 'la francescanite acuta finirà presto'. Ecco, per dire, anche di fronte a tutto questo entusiasmo, rimanere semplici". 

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