Nonostante le
devastazioni e le "rovine in cui si trova", Gaza "è la casa" dei
palestinesi che per "generazioni sono nati e hanno vissuto lì" e
che in quella terra "vogliono rimanere", per "ricostruire" le
loro vite: "non possiamo andare contro" tutto ciò. Lo afferma
mons. Paul Richard Gallagher, segretario per i Rapporti con gli
Stati e le Organizzazioni internazionali, in una intervista alla
rivista "America", fondata dalla Compagnia di Gesù negli Stati
Uniti, e rilanciata da Vatican News. Rispondendo a una domanda
sulla proposta del presidente statunitense Donald Trump di
reinsediare altrove i palestinesi della Striscia di Gaza, il
presule ha ricordato come molti di essi o dei loro antenati più
prossimi siano già stati "costretti a lasciare" le proprietà che
avevano in altre parti della Terra Santa. "Non è giusto dire -
ha proseguito - che sono un problema". Sono "persone" e bisogna
agire "in modo rispettoso" rispettando la loro "dignità di
esseri umani", senza mai dimenticare "le enormi sofferenze che
hanno subito e che stanno vivendo". Di fronte ad una proposta
del genere "si rimane senza parole", ha quindi dichiarato
l'arcivescovo Gallagher.
La posizione della Santa Sede, ha ribadito, rimane "sempre la
stessa": una soluzione a due Stati, uno israeliano e uno
palestinese.
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