Grottaferrata si prepara a vivere il
triduo e la festa di San Nilo, dal 23 al 26 settembre, in
maniera speciale: la tradizionale ricorrenza annua in onore del
fondatore dell'Abbazia, nonché patrono della cittadina laziale,
si colloca quest'anno in prossimità dell'inizio dei
festeggiamenti per il Millenario della Consacrazione della
Basilica abbaziale di Santa Maria di Grottaferrata, avvenuta il
17 dicembre 1024.
Appuntamento centrale del programma sarà l'inaugurazione del
Museo dell'arte e della liturgia bizantina. "È un segno forte
dell'importanza della liturgia bizantina con tutta la sua
valenza ecumenica - afferma padre Francesco De Feo, egumeno
dell'Abbazia di Grottaferrata -. Inoltre, le manifestazioni
canore in programma anticipano i concerti di musica bizantina,
che durante i convegni del millenario ci aiuteranno ad entrare
nel clima della religiosità bizantina".
Il triduo si aprirà con la funzione liturgica a San Nilo il
23 settembre alle 18,30, cui seguirà appunto l'inaugurazione del
Museo. Il 24 settembre sempre alle 18,30 la funzione liturgica a
San Nilo, e alle 20,30 la rappresentazione della Tosca di
Giacomo Puccini presso il giardino della Loggia del Palazzo dei
Commendatari, all'interno dell'Abbazia. L'evento è gratuito ed è
patrocinato dal ministero della Cultura. Il 25 settembre alle
18,30 ci sarà la funzione liturgica a San Nilo, cui seguirà la
processione della Reliquia e dell'Icona del Santo Patrono
trasportata sullo storico carro. Il 26 settembre, nel giorno
della festa di San Nilo, alle 10,30 ci sarà la Divina Liturgia,
alle 20,30 il concerto di musica sacra del Coro San Basilio il
Grande.
San Nilo (Rossano, 910 - Tusculum, 26 settembre 1004), è una
figura di grande attualità, ricorda padre De Feo. "Era un
ragazzo con molti talenti, bello d'aspetto, sposato, che ha
vissuto una vita aperta al mondo. Quindi la sua vocazione al
servizio esclusivo di Dio si inserisce su un percorso di una
vita vissuta ad ampio raggio. La sua attualità sta nella
radicalità con cui ha detto sì al Signore, fidandosi
completamente di Lui. È stato un valente e infaticabile
amanuense e quindi ha esaltato l'importanza del lavoro e della
cultura al servizio di Dio. Un altro tratto della sua
personalità è l'assenza di protagonismo che lo ha
caratterizzato. Antidoto a una delle malattie del nostro tempo".
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