"Promuovere e organizzare
iniziative e attività nell'ambito culturale e spirituale, della
ricerca scientifica, della formazione interdisciplinare, della
impresa e innovazione; favorire la coscienza e la responsabilità
di una vita economica e imprenditoriale all'insegna dello
sviluppo umano integrale; incoraggiare esperienze e percorsi
culturali, accademici, editoriali, imprenditoriali": sono questi
gli scopi della nuova Fondazione "The Economy of Francesco"
istituita formalmente nel pomeriggio di ieri.
La Fondazione, che risponde allo schema giuridico della
fondazione di partecipazione, è costituita, su indirizzo e
ispirazione del papa, dalla diocesi di Assisi-Nocera
Umbra-Gualdo Tadino, che ne dà notizia, dall'Associazione
internazionale per una economia di comunione, dall'Istituto
Serafico per sordomuti e ciechi di Assisi.
Con una lettera del 5 dicembre 2023, papa Francesco aveva
affidato al vescovo di Assisi, Domenico Sorrentino, e ai membri
del Comitato EoF, Luigino Bruni e Francesca Di Maolo, il compito
di custodire il "processo avviato, andando a definire la nuova
struttura organizzativa che farà da centro di coordinamento e di
animazione di tutto ciò che Economy of Francesco sta già vivendo
nelle imprese, nelle università, nel mondo", con l'affiancamento
del dicastero per il Servizio allo sviluppo umano integrale.
Dopo alcuni mesi di lavoro, ascolto e discernimento, ieri
l'atto costitutivo della Fondazione alla presenza dei tre
fondatori che domani, incontreranno papa Francesco. All'udienza
parteciperanno, oltre ai fondatori, un gruppo di sostenitori,
esperti e giovani di oltre 30 nazionalità, coinvolti nei diversi
organi della Fondazione e che costituiscono l'assemblea di
partecipazione, organo centrale della Fondazione, già a lavoro
per determinare il piano di attività e gli obiettivi.
"Con la costituzione formale di The Economy of Francesco
entriamo nel vivo di un cammino che non si mai fermato. Da oggi
i giovani di EoF - spiega il vescovo di Assisi e presidente
della Fondazione - diventano ufficialmente protagonisti di
questo percorso che vuole entrare nelle Università, nelle
imprese e nel mondo della cooperazione affinché la cultura
economica dominante lasci il posto a un nuovo pensiero che abbia
a cuore la persona, i suoi carismi, l'ambiente e il territorio,
piuttosto che il mero profitto. Ormai è sotto gli occhi di tutti
che la cura e il coinvolgimento attivo dei lavoratori e la
custodia della casa comune sono elementi da cui neanche gli
imprenditori possono prescindere. Il compito di EoF è proprio
questo - aggiunge il presidente - far comprendere e diffondere
un pensiero economico differente che racchiuda i valori di
prossimità, circolarità, sussidiarietà, etica, fraternità ed
equità".
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