"Stiamo vivendo la terza guerra
mondiale": a dirlo all'ANSA è padre Ibrahim Faltas, vicario
della Custodia di Terra Santa, raggiunto telefonicamente a
Gerusalemme. Il frate, da sempre legato ai luoghi francescani
dell'Umbria, parla dell'escalation del conflitto in Medio
Oriente. "Sono giorni difficili, tutti hanno paura, Gerusalemme
è deserta, le scuole sono chiuse anche a Betlemne" racconta.
"Vivo qui da 35 anni - afferma padre Ibrahim -, ho vissuto
tanti momenti complicati, ma mai come questo. Quello che è
accaduto martedì è qualcosa di mai visto. Eravamo sotto i
missili e la paura è stata totale, qui tutti sono terrorizzati,
che siano cristiani, mussulmani o ebrei. Un ragazzo di 12 anni
mussulmano - racconta ancora il religioso - mi ha chiesto dove
fosse Dio in tutto questo, una domanda che mi ha toccato nel
profondo. Ma l'ho rassicurato dicendogli che Dio c'è anche in
queste ore così terribili e porterà la pace".
"Continuiamo a pregare e vi chiedo di pregare per noi" è
l'appello del vicario della Custodia. Ricordando che "questi
sono i giorni del triduo a San Francesco, il santo della pace e
speriamo che il 4 ottobre, giorno della sua festa, coincida con
la fine del conflitto".
Padre Ibrahim racconta ancora di "altri 60 morti a Gaza,
mentre i nostri frati in Libano sono stati costretti a lasciare
il convento di Tiro, perché ormai troppo pericoloso". "Questa
guerra che sta coinvolgendo Israele, la Palestina, il Libano,
l'Iran - aggiunge - è figlia della vendetta e dell'odio. Tutti
vogliono dimostrare di aver vinto".
"Non c'è più tempo, i potenti del mondo devono fare
qualcosa perché tutto questo finisca", conclude il vicario.
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