Riprendono
all'Università Europea di Roma le attività di Responsabilità
Sociale degli studenti, nell'ambito delle iniziative del Centro
di Formazione Integrale dello stesso ateneo. L'università ha tra
i suoi obiettivi principali "una formazione che consenta non
solo l'acquisizione di competenze professionali, ma che orienti
i giovani ad una crescita personale e ad uno spirito di
solidarietà e di cultura dell'incontro", sottolinea l'ateneo.
Per questa ragione gli studenti sono chiamati a partecipare per
un anno ad attività di Responsabilità Sociale, come occasione
per mettere i propri talenti e le proprie competenze al servizio
degli altri.
Nello scorso anno accademico, oltre 300 studenti hanno svolto
15.000 ore totali di attività presso 30 enti del territorio
convenzionati con l'Università Europea di Roma. Fra le attività
che si sono svolte: supporto a persone senza fissa dimora o in
condizioni di disagio, assistenza a disabili e minori, raccolte
di farmaci e di alimenti, sostegno a persone anziane o malate,
tutela dell'ambiente, giornate di donazione di sangue.
"L'esperienza che cambia veramente la vita delle persone è
quella del dialogo e dell'incontro con l'altro", spiega padre
Enrico Trono, Direttore del Centro di Formazione Integrale
dell'università. "Con queste attività, gli studenti hanno la
possibilità di mettersi in gioco su un piano umano e
relazionale, di aprirsi all'altro e di crescere nella
sensibilità e consapevolezza dei bisogni concreti della società.
Per molti di loro è un'esperienza nuova, una vera sfida
personale che consente di uscire da sé stessi e di crescere non
solo come professionisti ma anche come persone attente
all'altro. Alla fine dell'anno i giovani sperimentano sempre
un'autentica maturazione umana oltre a gioia e arricchimento
interiore, perché l'autentica felicità sta nel sapersi donare
agli altri e nel condividere insieme il percorso della vita".
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