"Sono amato a prescindere". E' questo
il filo rosso del nuovo libro di Paolo Curtaz, teologo e
scrittore, una guida che attraverso il Vangelo di Giovanni vuole
indicare anche all'uomo di oggi che cosa c'è dietro ad un
cammino di fede. "Tu sei amato (Dio non ce l'ha con te)" è il
titolo del libro che uscirà domani 5 novembre, edito da Piemme.
"Sono amato da prima che il cielo e la terra fossero creati.
Solo che molti pensano che questa cosa sia una conquista: Dio mi
ama quando divento amabile, se obbedisco alle sue leggi, quando
faccio il bravo". Secondo il teologo è sbagliato. Ma allo stesso
tempo non si può considerare "Dio come un inutile bonaccione.
Una sorta di Babbo Natale divino innocuo e bambacione, che
accoglie tutti, perdona tutto, anche se non ti penti, anche se
continui imperterrito a distruggere tutto, che ti dà una pacca
sulla spalla e fa finta di niente".
Con il suo stile ironico, Paolo Curtaz accompagna il lettore
alla scoperta del Vangelo, spronando a riflettere con lui sulla
verità del messaggio cristiano, scevro dalle false credenze e
dai pregiudizi che ne nascondono il senso più puro.
Per l'autore la stragrande maggioranza delle persone, anche
coloro che si professano credenti, è convinta che la religione
serva a fornire una sorta di guida per diventare "buoni",
un'indicazione etica, "un (limitante e noioso) percorso morale e
che, in fondo, Dio ce l'abbia un po' con tutti noi". Altrimenti,
perché ci succedono cose brutte e le nostre preghiere non si
avverano mai? Ne sa qualcosa proprio Curtaz, che negli ultimi
tempi ha dovuto affrontare diversi gravi problemi di salute, e
che convive ora con un dolore diventato una costante nella sua
vita. E allora come si può, quando ci capitano tragedie
improvvise e inspiegabili, continuare a pensare che Dio c'è, è
bellissimo e, addirittura, ci ama? In questo nuovo libro,
l'autore mostra che è proprio nei momenti più bui si può
scoprire l'essenza della fede.
In questo allora ben vengano i dubbi: "Conosco dei cristiani
che ancora pensano che i dubbi siano una brutta cosa, che la
fede sia qualcosa di assoluto, che non si devono mai porre
obiezioni, che si crede e basta. Niente di più lontano dal
cristianesimo! (Quello sano.)".
Paolo Curtaz, teologo e scrittore tradotto in diverse lingue,
è considerato una delle voci spirituali capaci di intercettare
le domande di senso dell'oggi. Ordinato sacerdote nel 1990, nel
2009 ha ottenuto, su sua richiesta, la dispensa dal ministero
sacerdotale.
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