"In questi giorni circa
39.000 ragazzi di Gaza avrebbero dovuto affrontare gli esami di
maturità. Come tanti altri ragazzi palestinesi, come tanti altri
ragazzi israeliani, come tanti altri ragazzi nel mondo. L'esame
di maturità è importante, segna una tappa della vita, è il
passaggio all'età adulta. Sarebbero stati 39.000 ma non è
possibile sapere chi non risponde più all'appello perché non c'è
più o perché i loro corpi sono ancora sotto le macerie". Lo
afferma il vicario della Custodia di Terra Santa, padre Ibrahim
Faltas, in un intervento pubblicato da Fides. Padre Faltas è
anche il direttore delle scuole tenute dai francescani,
frequentate sia da ragazzi cristiani che musulmani.
"Gli esami di maturità a Gaza non ci saranno quest'anno:
erano già stati annullati con la distruzione di tante scuole e
non ci saranno il prossimo anno, interrompendo la crescita e lo
sviluppo di queste generazioni", scrive Faltas sottolineando che
"le scuole, come gli ospedali e i luoghi di culto sono luoghi
sacri, sono luoghi che hanno missioni fondamentali per la cura
del corpo, della mente e dell'anima. Il rispetto per questi
luoghi è il rispetto per le vite che custodiscono".
Ai ragazzi di questa terra "viene negato il passato, viene
ostacolato il presente, viene oscurato il futuro".
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