Nella Chiesa si
dovrebbe parlare "con apertura e franchezza" della questione
dell'ordinazione sacerdotale di uomini sposati. Lo dice mons.
Jaime Spengler, francescano, presidente del "Consejo Episcopal
Latinoamericano" e arcivescovo di Porto Alegre in Brasile. Mons.
Splengler è uno dei 21 cardinali che verranno creati l'8
dicembre da Papa Francesco.
Considerato il fatto che le vocazioni sono sempre più in calo
e che spesso un sacerdote ha territori grandissimi in cui
operare da solo, quella della possibile ordinazione di uomini
sposati, i cosiddetti 'viri probati', è "una realtà che ha
bisogno di un approfondimento. Io non so se la possibilità che
uomini sposati svolgano il ruolo di presbitero sia o possa
essere la migliore soluzione ma abbiamo bisogno di franchezza e
di apertura nei confronti di questa questione", ha detto nel
quotidiano briefing per i giornalisti sul Sinodo.
Mons. Jaime ha riferito che nella sua diocesi già si stanno
accorpando le parrocchie affidandole a diaconi permanenti
sposati. "In un futuro, speriamo non troppo lontano, questi
uomini potrebbero essere ordinati presbiteri per una comunità
specifica. Serve apertura, quale è la strada giusta non lo so,
non ho la risposta preconfezionata, ma, sì, dobbiamo affrontare
con coraggio questa questione", "tenendo conto di quello che è
scritto nella Bibbia e della tradizione ma anche cogliendo i
segni dei tempi".
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