Dalla Russia a Roma per il Giubileo:
i pellegrini cattolici di Mosca si preparano a vivere l'Anno
Santo. "Abbiamo organizzato due pellegrinaggi, uno per marzo e
l'altro per ottobre e se ne stanno preparando anche altri". Lo
ha riferito l'arcivescovo cattolico di Mosca, mons. Paolo Pezzi,
a margine dell'incontro "Volti di pace" organizzato ieri sera
dal Centro internazionale di Comunione e Liberazione. Gli
iscritti ai pellegrinaggi giubilari dalla Russia sono al momento
circa duecento persone. "E' davvero un miracolo", dice
l'arcivescovo riferendosi anche alle difficoltà nel raggiungere
Roma non collegata con Mosca con voli diretti da quando è
scoppiata la guerra con l'Ucraina.
Parlando della guerra mons. Pezzi ha sottolineato che occorre
"continuare ad invocare la pace. Il Papa, l'unico, ha il
coraggio umano di invocare la pace e di perseverare ogni
domenica all'Angelus". Per raggiungere la pace "come chiede il
Papa non dobbiamo mai alzare barriere, chiudere le porte". Per
questo ha inviato a Mosca il cardinale Matteo Zuppi. Oltre alla
missione umanitaria, il Papa, attraverso il suo inviato di pace,
vuole "ricreare le connessioni, guardarsi l'un l'altro con una
rinnovata fiducia" e "questo davvero è importante" per potere
sperare in un cammino di pace.
"La cosa più terribile è pensare che l'odio, il rancore, la
violenza nei rapporti siano assolutamente normali, una cosa per
la quale non possiamo fare niente. Questa è la vittoria del
male". Invece è possibile immaginare "una pace, una amicizia,
una fiducia che hanno come strumento il perdono".
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