"Non c'è stata unanimità": questa
la prima verità che Isabelle Huppert, presidente di giuria a
Venezia 81, mette in luce con grande piglio all'incontro stampa
dopo la serata finale. "Quello di Almodovar era un film
straordinario, perché era umano e ti faceva capire bene quanto
sia importante la vita e difficile scegliere se continuare a
vivere o morire. E poi mi piace come Almodovar tratta gli
argomenti", dice del Leone d'oro andato a La stanza accanto.
Per quanto riguarda il film italiano, Vermiglio di Laura
Delpero Leone d'argento, sottolinea Huppert che "è prevalso nel
giudizio la poesia. Un film in cui si vedono crescere i figli
osservare la natura, avere quello sguardo verso le stagioni e
gli animali ci ha conquistato". A chi le chiede come si ricuce
il giudizio in caso di non unanimità, la presidente della giuria
prima sorride e poi risponde: "Si cerca di convincere l'altro,
ma la capacità di farlo è estremamente soggettiva, così succede
che a volte siamo noi a convincere e altre volte succede
esattamente il contrario",
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