"Nel tavolo di trattativa al
Governo, che immagino si aprirà tra settembre e ottobre, non
tratteremo l'istruzione, perché soggetta ai livelli essenziali
delle prestazioni". Lo ha detto stamani il presidente del
Veneto, Luca Zaia, alla vigilia dell'inizio della scuola nel
territorio regionale.
Il governatore non si è sbilanciato sui risvolti che
l'autonomia potrebbe avere nel settore scuola, ma ha precisato
che "il 20% dei nostri insegnati è precario, e il tema delle
sostituzioni e delle cattedre vaganti me lo ricordo da quando
ero ragazzo e andavo a scuola. È una storia che si è
cristallizzata". Con l'autonomia, ha poi concluso, "affermare
che ci saranno 20 ministeri della Pubblica istruzione o della
Protezione civile, significa non aver capito nulla: non
smantelliamo il Paese, acquisiamo solo competenze".
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