Il bilancio regionale del lavoro
nei primi otto mesi del 2024 si mantiene su livelli elevati
(+77.000 posizioni), seppure inferiori a quelli dell'ultimo
biennio. Lo evidenzia la Bussola di agosto di Veneto Lavoro.
Nel confronto con l'anno precedente, le assunzioni mostrano
un calo più marcato per i lavoratori italiani (-5%), le donne
(-3%) e le fasce d'età centrali (30-54 anni), mentre stranieri e
over 55 registrano una crescita della domanda di lavoro pari
rispettivamente al +8% e al +5%.
Il saldo del periodo gennaio-agosto è positivo in tutte le
province ma in ridimensionamento rispetto all'analogo periodo
del 2023, in particolare a Vicenza (+2.250), Padova (+2.900) e
Treviso (+1.100), e con un rallentamento ancora più marcato nel
mese di agosto. L'ultimo mese mostra una diminuzione della
domanda a Vicenza (-5,6%), Padova (-5,2%), Venezia (-2,1%) e
Verona (-1,6%), mentre rimane sostanzialmente invariata a
Belluno (-0,7%) e Rovigo (-0,6%). In controtendenza Treviso che
rispetto ad agosto 2023 registra un aumento delle assunzioni del
+4,3%.
Il settore maggiormente in difficoltà si conferma quello
industriale: dopo il leggero recupero osservato a luglio, nel
mese di agosto si osserva un calo delle assunzioni del -7% e una
perdita di 5.400 posti in essere, superiore a quella registrata
nell'analogo mese del biennio precedente e che contribuisce al
ridimensionamento del bilancio del macro-settore nel periodo
gennaio-agosto (+4.500). L'industria metalmeccanica, in
particolare, presenta un saldo sostanzialmente nullo.
Nel 2024 gli ingressi in stato di disoccupazione sono stati
complessivamente 85.600, il -3% rispetto all'analogo periodo
dello scorso anno nonostante un lieve aumento degli inoccupati
(+6%) e dei disoccupati di cittadinanza straniera (+8%).
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