Offrire una lettura inedita al lungo
percorso della scultura italiana del XX secolo, con particolare
riguardo a due artisti nati a Treviso: Arturo Martini nel 1889,
Alfiero Nena nel 1933. E' quanto proporrà la conferenza dello
storico dell'arte Luca Nannipieri, in dialogo con il direttore
dei Musei civici, Fabrizio Malachin, che si terrà domani alle
17.30 al Museo 'Bailo' di Treviso.
Quelli di Martini e Nena sono stati percorsi artistici molto
diversi - per stile, espressività, contesti e riconoscimenti -,
ma accomunati da un interrogativo vivo attorno alla figurazione
e, in special modo, a quella particolare figurazione che è il
profilo umano.
Le loro opere conservate ed esposte nelle sale dei Musei Civici
sono l'occasione per una rilettura inconsueta dei due artisti e
della fucina espressiva che sono stati Treviso e il territorio
italiano nel Novecento, tra le due guerre mondiali, la seconda
parte del secolo e l'influsso dei movimenti artistici, anche
internazionali, che hanno permeato la ricerca stilistica. La
lontananza anagrafica non impedisce di vederne il filo comune
che li lega alla tradizione e alle innovazioni che l'arte ha
avuto lungo il corso del Novecento.
La conferenza è dunque anche una discussione sulla storia
della scultura nel secolo passato e nel tempo attuale,
riflettendo anche su domande che sono state, in modo diverso,
alla base del lavoro di Martini e di Nena: che cosa significa
fare arte pubblica? Cosa significa fare arte, soggetti,
raffigurazioni destinati non alla libera compiacenza di uno
spazio privato, ma per spazi pubblici, come lo sono alcune
statue monumentali di Arturo Martini e Alfiero Nena? Sono tutte
questioni aperte che l'arte e i musei ripropongono, ogni volta,
con stringente attualità.
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