"Approda" al mare sabato 5 ottobre
il progetto "Mar de Molada" di Marco Paolini, ultima tappa del
teatro campestre lungo il Piave. Per soddisfare la grande
richiesta del pubblico, la capienza dello spettacolo è stata
aumentata da 2.000 a 3.000 spettatori, con nuovi biglietti in
vendita su Vivaticket.
Partito il 15 settembre dai Serrai di Sottoguda (Belluno)
lungo il torrente Pettorina, proseguito alla Certosa di Vedana,
lungo il Cordevole e poi sul greto del Piave, Mar de Molada
approda infine nella Brussa di Caorle (Venezia), l'ultimo tratto
di costa agricola dell'Adriatico.
A Vallevecchia lo "Stravedo" che introduce lo spettacolo sarà
una conversazione tra Marco Paolini e Andrea Rinaldo, professore
di idrologia e costruzioni idrauliche, vincitore dello
StockholmWater Prize 2023, il "Nobel dell'acqua". Paolini
partirà dal racconto della devastazione causata dalla tempesta
Vaia nel 2018, per accompagnare il pubblico nel viaggio di una
goccia d'acqua.
Ad arricchire le storie di fiumi di Paolini ci saranno le
melodie e i canti di Patrizia Laquidara, con arrangiamenti e
sound design di Giovanni Frison, la Piccola Banda della Fabbrica
del Mondo, un ensemble di legni, ottoni e percussioni nato
attorno al progetto, un coro popolare con la funzione del coro
greco formato da cittadini, volontari della Protezione civile e
Vigili del Fuoco, Cai e associazioni del territorio che da mesi
si preparano con laboratori teatrali coordinati da Farmacia Zooè
(Marco Duse e Marco De Rossi) e Marta Dalla Via. Una presenza
speciale a Vallevecchia saranno i canti di montagna del coro
Valcavasia.
È stato scelto un repertorio di canzoni che trattano il tema
dell'acqua, tra cui quella che potrebbe essere definita l'inno
di questo progetto: "L'acqua xe morta" di Beppe De Marzi.
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