Un muro che si abbatte, una porta
che si apre: l'Hortus Redemptoris della Chiesa del Redentore di
Venezia per la prima volta fa entrare i veneziani e i turisti.
Diventa un altro giardino della Laguna, da visitare e da
ammirare, che si estende per circa un ettaro dalla Giudecca sino
alla laguna.
A un anno dall'inizio del suo restauro il 25 ottobre c'è
stata la presentazione dell'Hortus alla stampa, il 26 pomeriggio
l'apertura al pubblico. Il Giardino francescano ha subito un
intervento "conservativo", un lavoro "in sottrazione", che ha
utilizzato tutto materiale di recupero, dalla pietra d'Istria,
alle travi in legno, fermandone il degrado e rivelando la sua
grande bellezza, tra farfalle, api, piante e alberi da frutto.
"Non è solo un giardino, né soltanto un orto: è un giardino
vivente che la Chiesa del Redentore offre alla cittadinanza - ha
spiegato il ministro provinciale dei Frati minori dei Cappuccini
Alessandro Carollo -. Da oggi questo luogo diventa accessibile a
tutti perchè c'è un bisogno sempre più grande di comunità,
socialità, di dialogo".
Il restauro è stato opera della Venice Gardens Foundation, la
medesima che ha realizzato quello dei Giardini Reali di Piazza
San Marco. Il lavoro conservativo è costato circa 5 milioni
800mila euro: 2 i milioni dal Pnrr, il resto da mecenati
illuminati. Il Giardino della Chiesa del Redentore sarà aperto
al pubblico il giovedì, venerdì e sabato, in orario che seguirà
le stagioni. Dal 31 ottobre 2024 al 31 marzo 2025 dalle ore 10
alle ore 16:30.
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